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Respinto il ricorso dell'Istituto Clinico Mediterraneo per l'accreditamento del regime di ricovero ordinario


Pubblicato il: 3/14/2024

Nel contenzioso, Istituto Clinico Mediterraneo S.p.A. è affiancato dall'avvocato Salvatore Di Pardo; ASL Salerno è difesa dagli avvocati Valerio Casilli ed Emma Tortora.

La Casa di Cura Malzoni, poi divenuta nel 2015 Istituto Clinico Mediterraneo, ha impugnato il provvedimento n. 945 del 5 febbraio 2007 con cui l’Asl Salerno 3 ha operato una decurtazione delle somme dovute per prestazioni sanitarie, rese in regime di accreditamento provvisorio per ricoveri ordinario, day hospital e day surgery, relativamente ai mesi di ottobre, novembre, dicembre 2006.

In particolare, la clinica ha sostenuto che l’Amministrazione, nel contestare taluni ricoveri ordinari come impropri e gli esuberi di accessi effettuati in day hospital e day surgery, con conseguente rilevante decurtazione, avrebbe utilizzato criteri non chiari anche con riferimento al sistema di rilevazione (giornaliero, trimestrale o annuale) per il calcolo delle rette in eccedenza rispetto al tasso di occupazione massimo teorico riconoscibile.

La Asl, dopo aver fatto riferimento al limite di utilizzazione dei posti letto fissato per raggruppamento su base annua, avrebbe infatti valutato le degenze in eccedenza in ragione dei giorni.

Per la ricorrente, inoltre, la contestazione di “alcuni ricoveri ordinari effettuati in medicina e chirurgia” operata dalla Asl avrebbe erroneamente previsto come erogabili soltanto gli accessi in “regime ambulatoriale” o quelli per i quali non era accreditata.

Il Tar di Salerno, dopo avere rigettato le eccezioni dell’intimata Amministrazione sulla giurisdizione, ha respinto il ricorso con la sentenza indicata n. 736 del 2019, compensando le spese di giudizio.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull'appello n. 10258 del 2019, come in epigrafe proposto, lo respinge.