Accolto l'appello di Telecom Italia S.p.A. contro il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta
Pubblicato il: 3/21/2024
Nel contenzioso, Telecom Italia S.p.A. è affiancata dagli avvocati Pietro Ferraris, Enzo Robaldo e Francesco Caliandro; Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta è difeso dagli avvocati Daniele Vagnozzi e Pierfrancesco Zen.
Telecom Italia impugnava la sentenza n. 1466 del 2021 del Tar Veneto recante declaratoria di inammissibilità dell’originario gravame. Quest’ultimo era stato proposto dalla stessa società al fine di ottenere l'accertamento del carattere indebito del pagamento di Euro 95.916,51 eseguito da Telecom in favore del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, a seguito della notifica della cartella esattoriale 06820160122482957000, a titolo di canoni o di oneri comunque denominati, con riferimento alle annualità 2011 e 2012, per il solo attraversamento di beni immobili dai medesimi gestiti, da parte di cavi e di attrezzature necessari per assicurare le telecomunicazioni, previa eventuale disapplicazione degli atti amministrativi/regolamentari presupposti ex adverso richiamati.
All’esito del giudizio di prime cure il Tar dichiarava l’inammissibilità della azione di accertamento proposta, in quanto volta alla contestazione e alla caducazione di atti amministrativi da impugnare e non impugnati.
Il Consorzio appellato si costituiva in giudizio chiedendo la declaratoria di inammissibilità ed il rigetto dell’appello.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, accoglie il ricorso di primo grado, nei termini e con gli effetti di cui in motivazione. Spese del doppio grado di giudizio compensate.