Respinto il ricorso di Sirc contro il Comune di Verona
Pubblicato il: 3/25/2024
Nel contenzioso, Sirc S.r.l. è affiancata dagli avvocati Barbara Ferrari e Andrea Manzi.
La società Sirc s.r.l. otteneva dal Comune di Verona, negli anni novanta, la concessione edilizia n.6571/90/SK, nonché l’autorizzazione n. 8493/94/PR in data 28 luglio 1994, per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione e risanamento conservativo degli immobili di proprietà, siti in Verona, Vicolo Pastorello 1 – 3, identificato in allora al NCEU del Comune di Verona, foglio 154, mappali 311, 312, 313.
Il Comune, con ordinanza n. 15 del 14 gennaio 1999, considerando che non erano emersi elementi di novità, confermava l’ordine di demolizione.
La società Sirc s.r.l. impugnava il provvedimento da ultimo menzionato dinanzi al Tribunale amministrativo regionale per il Veneto, proponendo anche domanda di risarcimento del danno, sostenendo carenza di motivazione e violazione dell’art. 93 della legge regionale n. 61 del 1985.
Il Tribunale amministrativo adito, con sentenza n. 354 del 2017, dichiarava l’inammissibilità del ricorso. Il Collegio di primo grado sosteneva che la commissione edilizia integrata si era limitata ad affermare ‘si conferma il parere espresso in data 13 novembre 1997’, sostanzialmente ribadendo quanto già precedentemente statuito, richiamandosi espressamente ai precedenti dinieghi di sanatoria e ai precedenti ordini di demolizione non impugnati che avevano ormai consolidato i propri effetti. Pertanto si trattava di un atto meramente confermativo in quanto l’Amministrazione comunale, a fronte di una semplice istanza di riesame, si era limitata a richiamare l’esistenza di precedenti provvedimenti, senza compiere una nuova istruttoria e una nuova motivazione.
La società Sirc s.r.l. ha appellato la suddetta pronuncia.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge.