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Accolto il ricorso di Cosmopol per il servizio di vigilanza nell'Università del Salento Lecce


Pubblicato il: 3/28/2024

Nel contenzioso, Cosmopol S.p.A. è affiancata dagli avvocati Gianluigi Pellegrino e Arturo Testa.

Con l’originario ricorso di primo grado, Cosmopol S.p.A., attuale gestore del servizio di vigilanza e videosorveglianza degli edifici dell’Università del Salento in regime di proroga, ha impugnato la determinazione dirigenziale prot. N. 85070 del 27 aprile 2023, comunicata il 28 aprile 2023, con cui l’Università del Salento ha disposto l’aggiudicazione in favore della controinteressata, Fenice Security Services S.p.A. dell’appalto, di durata di cinque anni, del servizio di vigilanza e videosorveglianza degli edifici universitari nell’ambito del Sistema Dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione - SDAPA - gestito da Consip S.p.A , nonché la nota del 26 maggio 2023 di rigetto parziale dell’istanza di accesso presentata dalla Società ricorrente alla offerta tecnica dell’aggiudicataria e di rigetto totale di quella recante le giustificazioni fornite dalla predetta in sede di verifica di costi di manodopera ex art. 95, comma 10, D. Lgs. n. 50/2016 e ss.mm., ed ogni altro atto conseguente, compresi i verbali di valutazione della offerta tecnica.

All’esito della discussione alla Camera di Consiglio del 20 giugno 2023 il Tar per la Puglia ha pronunciato l’ordinanza n. 338/2023, con la quale è stata respinta l’istanza cautelare incidentalmente proposta dalla Società ricorrente ed accolta, invece, la richiesta di ostensione dei documenti ex art. 116, comma 2 c.p.c., limitatamente ai documenti non esibiti in giudizio e, segnatamente, l’offerta tecnica integrale, nonché gli atti relativi alle spiegazioni/giustificazioni presentate dalla controinteressata Fenice Security Services S.r.l. nel procedimento di verifica del costo di manodopera.

Con la sentenza n. 1252/2023, qui appellata il Tar ha respinto il ricorso.

Appellata la sentenza, con ordinanza n.4902/2023 il Consiglio di stato ha sospeso l’esecutività della sentenza impugnata.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, accoglie il primo motivo, assorbiti gli altri e,per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, accoglie l’originario ricorso ed annulla gli atti impugnati. Condanna l’Università del Salento Lecce al pagamento delle spese processuali del doppio grado del giudizio che liquida in €4000,00 per ciascun grado (ottomila Euro complessivi) oltre accessori di legge, se dovuti.