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Respinto il ricorso di Safin avverso i decreti ingiuntivi emessi dal Comune di Caserta


Pubblicato il: 4/8/2024

Nella vertenza, Safin S.p.A. è affiancata dall'avvocato Luigi Adinolfi; il Comune di Caserta è assistito dall'avvocato Lucio Perone.

Safin S.p.a. è cessionaria di una serie di crediti della Immobiliare Carafa S.r.l. nei confronti del comune di Caserta, per i quali sono stati emessi decreti ingiuntivi non opposti, regolarmente notificati con formula esecutiva.

Il comune di Caserta dichiarava il dissesto con la delibera C.C. n. 24 del 24 ottobre 2011. I crediti venivano riconosciuti dall’OSL per euro 916.739,97. Il Comune notificava a Safin una proposta transattiva per il 40% del credito pari ad euro 366.695,99, ma la stessa non accettava la proposta.

La procedura di dissesto veniva dichiarata conclusa, ma prima della liquidazione mediante approvazione del rendiconto si innestava una nuova procedura di dissesto del Comune.

L’appellante agiva in ottemperanza chiedendo che venisse ordinato al Comune di procedere al pagamento del 50% della somma riconosciuta, dunque per euro 458.369,985, con interessi e rivalutazione monetaria a far data dal termine di scadenza dell’accettazione della proposta, chiedendo anche la nomina di un Commissario ad acta per il caso di persistente inottemperanza, e contestualmente chiedeva la condanna al pagamento di una somma di denaro in caso di mancata esecuzione (astreintes) ex art. 114, c. 4, lett. e), c.p.a.

Il Tribunale amministrativo regionale per la Campania dichiarava inammissibile il ricorso con sentenza n. 6729 del 2023, che Safin ha appellato.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respinge e, per l’effetto, conferma la sentenza appellata di inammissibilità del ricorso di primo grado.