Il CdS conferma l'aggiudicazione a Bioristoro S.r.l. del servizio quinquennale di refezione scolastica nel Comune di Campagnano di Roma
Pubblicato il: 4/12/2024
Nel contenzioso, Serenissima Ristorazione S.p.A. è affiancata dall'avvocato Andrea Manzi; il Comune di Campagnano di Roma è assistito dall'avvocato Mauro Taglioni; la società Bioristoro Italia S.r.l. è difesa dagli avvocati Angelo Annibali, Andrea Ruffini, Marco Orlando e Matteo Valente.
Il Comune di Campagnano di Roma ha affidato all’operatore economico Bioristoro Italia S.r.l. il servizio di refezione scolastica la cui procedura è stata indetta dalla Centrale Unica di Committenza Veio, per conto di detto ente comunale, per l’appalto di refezione scolastica della durata di cinque anni, con eventuale rinnovo biennale. La vista gara, individuata per la scelta del contraente, è la procedura aperta con il criterio di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa.
All’esito della gara è risultata prima classificata e, successivamente aggiudicataria, Bioristoro Italia S.r.l., con un punteggio totale di 81,750 (63,770 punti, per l’offerta tecnica e, 17,982 punti per l’offerta economica); laddove, l’odierna appellante, Serenissima Ristorazione S.p.a., si è classificata al secondo posto della graduatoria, con il punteggio complessivo di 78,103 (63,770 punti, per l’offerta tecnica e, 17,982 per quella economica).
Il 24 marzo 2023, Serenissima Ristorazione S.p.a. ha notificato ricorso per motivi aggiunti, con cui ha impugnato le note del 16 e del 29 marzo 2022, a mezzo delle quali il Comune avrebbe solo parzialmente dato seguito alla vista domanda di accesso ai suindicati atti di gara, formulando nuova istanza per l’ostensione integrale della documentazione richiesta.
Con la sentenza n. 12753 del 19 luglio 2023, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sede di Roma, ha dichiarato il ricorso proposto contro l’aggiudicazione, in parte irricevibile - perché l’azione introduttiva del giudizio sarebbe stata proposta oltre il termine decadenziale, decorrente dall’ostensione degli atti di gara e della documentazione della Bioristoro -, e in parte inammissibile, in quanto Serenissima sarebbe stata carente d’interesse rispetto alla richiesta di annullamento degli atti endoprocedimentali impugnati.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge.