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Regione Sicilia vince in Corte dei conti in materia di rendiconti Stato-Regioni


Pubblicato il: 3/26/2024

Nel contenzioso, LEXIA ha affiancato con successo la Regione Sicilia con un team guidato dall’avvocato Alessandro Dagnino, managing partner dello studio, e composto dagli avvocati Ambrogio Panzarella, partner, Martina Abate e Gerlando Palillo, associate.

Il governo della Regione Siciliana, vince davanti alla Corte dei conti a Sezioni riunite in sede giurisdizionale in speciale composizione nell’impugnazione sul Giudizio di parifica del Rendiconto regionale 2021 emesso dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei conti per la Regione Siciliana, l'organo di controllo sui conti pubblici siciliani.

Le Sezioni riunite in speciale composizione della Corte dei conti hanno stabilito che le sezioni riunite territoriali hanno violato l'obbligo di contraddittorio processuale e hanno perciò rinviato gli atti alle stesse sezioni riunite territoriali che dovranno ripetere il giudizio, con il quale avevano formulato rilievi sul rendiconto regionale per circa 2 miliardi di euro.

La questione giuridica era particolarmente complessa. Le Sezioni riunite in sede giurisdizionale in speciale composizione hanno accolto, in particolare, il primo motivo del ricorso con cui la difesa della Regione ha sostenuto la violazione del diritto al contraddittorio. La decisione sul giudizio di parificazione viene pronunciata, infatti, in occasione di un’udienza che viene celebrata a seguito dell’istruttoria svolta dai magistrati contabili, e in quella stessa udienza la Corte distribuisce una mera sintesi della relazione allegata alla decisione. Secondo quanto rilevato dalla difesa regionale e condiviso dalle Sezioni riunite in speciale composizione, invece, la Regione ha diritto di conoscere la relazione finale in versione integrale e contraddire su di essa prima della celebrazione dell’udienza e quindi con anticipo rispetto alla decisione della Corte dei conti territoriale.

All’indomani della sentenza delle Sezioni riunite centrali, lo stesso presidente delle Sezioni riunite siciliane, Salvatore Pilato, ha dato atto, in una nota, che “la decisione ha una portata innovativa su tutti i precedenti nazionali”.