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L'Associazione Italia Nostra Onlus vince il contenzioso amministrativo per il recupero della ex colonia Ca' Roman


Pubblicato il: 4/23/2024

Nel contenzioso, Ca' Roman S.r.l. è affiancata dagli avvocati Lucia De Salvia, Luigi Manzi e Guido Zago; Associazione Italia Nostra Onlus è assistita dagli avvocati Paolo Mantovan e Alessio Petretti; il Comune di Venezia è difeso dagli avvocati Maurizio Ballarin, Antonio Iannotta, Nicoletta Ongaro e Nicolò Paoletti.

La sentenza impugnata ha accolto il ricorso con cui l’Associazione Italia Nostra Onlus aveva chiesto l’annullamento della deliberazione del Commissario Straordinario del Comune di Venezia n.445/2014 che, dopo il parere positivo della Commissione Regionale VAS n.56/2013, aveva confermato e riapprovato il Piano di Recupero per la realizzazione di un intervento urbanistico nella ex colonia Ca’ Roman, sull’isola di Pellestrina.

Con un primo ricorso dinanzi al TAR Veneto, l’Associazione ambientalista Italia Nostra impugnava i provvedimenti comunali di adozione ed approvazione del Piano, lamentandone l’illegittimità per un duplice profilo, procedimentale, per mancato assoggettamento a VAS, e nel merito, in quanto avrebbe consentito l’edificazione in un’area ad alta valenza naturalistica ed ambientalistica.

Perdurando l’inerzia del Comune, il TAR ribadiva l’obbligo di concludere il procedimento urbanistico con sentenza n.712 del 2014; - sicché, con deliberazione n-445 del 2 ottobre del 2014, il Commissario Straordinario del Comune di Venezia, dopo aver preso atto del parere di non assoggettabilità a VAS, riapprovava, con integrazioni, il Piano di Recupero.

Associazione Italia Nostra impugnava anche questo secondo provvedimento dinanzi al TAR Veneto che, in sede cautelare, ritenendo fondato il motivo di ricorso che deduceva il contrasto tra la variante del PRG, scheda 19, per l’isola di Pellestrina e gli interventi di ristrutturazione, demolizione e nuova costruzione su sedimi diversi da quelli originariamente occupati, accoglieva la domanda incidentale di sospensione.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Compensa le spese.