Respinto il ricorso di AXA S.r.l. relativo ai servizi di custodia, vigilanza e front office nelle scuole provinciali di Lecce
Pubblicato il: 5/17/2024
Nel contenzioso, AXA S.r.l. è affiancata dall'avvocato Tommaso Millefiori; la Provincia di Lecce è difesa dagli avvocati Maria Giovanna Capoccia e Francesca Testi.
Con contratto di appalto n. 25773 stipulato in data 7 maggio 2008, la Provincia di Lecce affidava alla società AXA S.r.l. i servizi di custodia, vigilanza e front office delle sedi degli istituti scolastici e degli uffici provinciali. Tale contratto obbligava la società all’assunzione di n. 15 unità di personale dipendente, per la durata di tre anni, sino al 30 settembre 2011, per un totale di n. 42.302 ore lavorative annue, al costo unitario di Euro/ora 12,27.
Con deliberazione n. 165 in data 20 giugno 2008, la Provincia di Lecce ampliava il servizio, mediante la stipula di un nuovo contratto, inserendo altri immobili da affidare in custodia alla ricorrente per la guardiania e il front office.
Con sentenza del TAR n. 2821/2010 è stata riconosciuta la naturale scadenza del contratto di appalto alla data del 28 febbraio 2013.
Riferisce l’appellante che sono seguite alcune determinazioni dirigenziali della Provincia che, nelle more delle procedure di evidenza pubblica, hanno più volte prorogato i contratti sino al 30 novembre 2013. In data 23 dicembre 2013 è stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio, poi aggiudicato in via definitiva ad AXA S.r.l. con determina dirigenziale n. 1160 in data 30 maggio 2014. Il servizio è quindi proseguito ininterrottamente alle stesse condizioni sino all’anno 2015.
Con nota in data 24 febbraio 2016, l’appellante ha richiesto alla Provincia di Lecce di eseguire apposita istruttoria, ai sensi dell’art. 115 del d.lgs. n. 163/2006 e norme correlate, ai fini della revisione dei costi del personale in relazione agli aumenti verificatisi nel corso dei contratti.
Essendo tale istanza rimasta priva di riscontro, con ricorso al TAR n. 828/2016 AXA S.r.l. ha chiesto dichiararsi l’accertamento del silenzio serbato dalla Provincia di Lecce e l’adozione dei provvedimenti consequenziali, relativi al pagamento degli importi per l’adeguamento dei costi del personale e il risarcimento dei danni causati per il ritardo nel provvedere.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge e, per l’effetto, conferma la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia sezione staccata di Lecce n. 1518/2017.