Respinto il ricorso di Pet S.r.l. per l'affidamento del servizio di incenerimento degli animali da compagnia
Pubblicato il: 5/18/2024
Nel contenzioso, Pet S.r.l. è affiancata dall'avvocato Luigi Adinolfi; ASL Roma 6 è difesa dall'avvocato Stefano Merelli.
La Pet S.r.l. è una società operatrice del settore dell’incenerimento degli animali da compagnia. Con ricorso proposto al Tar del Lazio ha impugnato l’avviso della ASL 6 di Roma per una manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio biennale di “prelievo e smaltimento cadaveri delle spoglie di piccoli animali rinvenute nelle pubbliche strade, ritiro e smaltimento di spoglie di piccoli animali con prelievo a domicilio e con onere a carico dell’utente richiedente, ritiro e smaltimento di teste ovicaprine, su richiesta con importo a base di gara annuale di € 42.000,00.
In particolare, la stessa società ha lamentato che l’avviso imponeva che il servizio, relativo soprattutto ad animali da compagnia a cui sono equiparati gli animali randagi che sono per legge di proprietà del Sindaco, fosse svolto tramite impianti di “stoccaggio” regolarmente autorizzati a monte dell’incenerimento, pretendendo ai fini della partecipazione alla procedura una dichiarazione di aver svolto servizio analoghi nel triennio.
In concreto, la società ricorrente ha sostenuto che gli animali di compagnia non potessero essere stoccati ai sensi del Regolamento UE n. 1069/2009 mentre avrebbero dovuto al più essere conservati provvisoriamente in una cella frigorifera.
Il Tar, con la sentenza breve indicata in epigrafe (n. 18503 del 2023), ha respinto il ricorso, compensando le spese di giudizio.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull’appello n. 9760 del 2023, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna la società appellante al pagamento delle spese del presente grado di giudizio in favore della ASL appellata nella misura complessiva di euro 3.000,00 (tremila/00), oltre agli altri oneri previsti per legge.