Accolto il ricorso di Caffè Ghigo in materia di imposizione IRES, IRAP e IVA
Pubblicato il: 5/9/2024
Nella vertenza, Caffè Ghigo S.r.l. è affiancata dall'avvocato Massimiliano Pani.
In data 14/9/2016 l’Agenzia delle Entrate, ufficio di Cuneo, iniziò una verifica fiscale nei confronti della Caffè Ghigo s.r.l.
Sulla base del processo verbale di constatazione del 21/10/2016, l’Agenzia delle Entrate notificò alla ricorrente l’avviso di accertamento n. T7S031201655/2017 per l’anno d’imposta 2013, contestando violazioni in materia di Ires, Irap e Iva.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate riprese a tassazione euro 96.662,09 per Ires; euro 9.671,89 per Irap ed euro 2.635,75 per Iva, oltre alle sanzioni.
In data 22/1/2018 la società ricorrente definì le sanzioni ex art. 17 del d.lgs. n. 472 del 1997, mediante il versamento di euro 30.062,10. Impugnò l’avviso di accertamento per le maggiori imposte. La C.T.P. di Cuneo accolse in parte il ricorso.
Le parti impugnarono la sentenza di primo grado e la C.T.R. del Piemonte respinse l’appello principale della società e accolse l’appello incidentale dell’Agenzia delle Entrate. Avverso la sentenza d’appello, la contribuente ha proposto ricorso per cassazione, affidato a quattro motivi.
La Cassazione accoglie il primo e il secondo motivo di ricorso; rigetta il terzo e dichiara inammissibile il quarto. Cassa la sentenza impugnata in relazione ai motivi accolti e rinvia la causa alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Piemonte che, in diversa composizione, regolerà anche le spese del giudizio di legittimità.