Respinto il ricorso di Fibra S.r.l. in materia di vendita di terreni mediante perequazione
Pubblicato il: 5/24/2024
Nella vertenza, Fibra S.r.l. è affiancata dagli avvocati Annarosa Corselli, Carlo Luigi Scrosati, il Comune di Busto Arsizio è difeso dall'avvocato Maria Antonietta Carra.
La società appellante è proprietaria nel Comune di Busto Arsizio di una vasta area situata lungo via XI Settembre - Via Piermarini, in prossimità del Polo Fieristico Busto 2000.
In questa sua qualità, ha impugnato le delibere con le quali il Comune ha, rispettivamente, adottato e approvato il proprio piano di governo del territorio - PGT, nella parte in cui, a suo avviso, la pregiudicano.
Nel presente giudizio di appello è contestato il regime urbanistico impresso dal PGT in questione alle aree libere sopra identificate che, nel loro insieme, sono state destinate al completamento del cd. Progetto Parco Busto 2000, ovvero all’ampliamento di un parco pubblico in corso di realizzazione, e come tali sono state incluse nell’Ambito di trasformazione n. 6 - Busto Nord.
Il PGT impugnato prevede, in sintesi, che questo parco pubblico si debba realizzare mediante il meccanismo della perequazione: i privati proprietari delle aree interessate, qualora si determinino a cederle volontariamente al Comune, ricevono in cambio non una somma di danaro, ma un certo numero di diritti edificatori, espressi in metri cubi edificabili per metro quadro di terreno ceduto, diritti che possono valorizzare direttamente, costruendo su altre zone del territorio comunale a tal fine individuate dallo stesso piano, ovvero possono cedere a terzi, ricavandone il controvalore economico.
Tutto ciò posto, il T.a.r., con la sentenza meglio indicata in epigrafe, ha respinto il ricorso proposto dalla società contro le delibere di piano in questione, ritenendole immuni dai vizi denunciati.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respinge e compensa le spese di lite tra le parti.