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Improcedibile il ricorso di Fastweb contro AGCom e Telecom Italia in materia di tutela della concorrenza


Pubblicato il: 5/24/2024

Nella vertenza, Fastweb S.p.A. è affiancata dagli avvocati Elisabetta Pistis ed Elena Cerchi; Telecom Italia S.p.A. è difesa dagli avvocati Francesco Cardarelli, Filippo Lattanzi e Jacopo D'Auria.

Telecom Italia S.p.A., ex monopolista nella fornitura dei servizi di telecomunicazione, già designata quale operatore detentore di significativo potere di mercato ai sensi dell’art. 45 del d.lgs. n. 259/2003 (il cd. codice delle comunicazioni elettroniche), è soggetta ad una serie di obblighi finalizzati alla promozione della concorrenza nel mercato di riferimento, tra i quali la fornitura agli operatori concorrenti (Other Authorised Operators, O.A.O.) di determinati servizi di rete all’ingrosso, a condizioni eque e non discriminatorie nonché a prezzi regolamentati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Con ricorso notificato il 3 aprile 2021 e depositato l’8 aprile 2021 Fastweb S.p.A. ha impugnato dinanzi al T.A.R. per il Lazio – sede di Roma, domandone l’annullamento per quanto di interesse, la predetta delibera dell’A.G.Com. n. 12/21/CONS, recante Definizione ai sensi dell’art. 17 comma 7 della delibera n. 348/19/CONS del livello minimo di take up dei servizi di accesso a banda larga ultraveloce forniti su reti ad altissima capacità (VHC) e delle modalità di verifica dei prezzi dei servizi VULA di TIM offerti nei Comuni Contendibili, pubblicata sul sito istituzionale dell’Autorità in data 2 febbraio 2021 nonché ogni altro atto al predetto antecedente conseguente connesso o presupposto ivi espressamente inclusa, ove occorrer possa, la delibera di consultazione pubblica, n. 481/19/CONS e la delibera 348/19/CONS laddove intesa in maniera da abilitare quanto stabilito con l’impugnata delibera 12/21/CONS.

Ad esito del relativo giudizio, con la sentenza indicata in epigrafe, il T.A.R. adito ha dichiarato il ricorso improcedibile “per carenza di un attuale e concreto interesse ad agire” in ragione “del mancato avveramento della condizione che concretizzerebbe la lesione lamentata”.

Con ricorso notificato il 14 aprile 2022 e depositato il 22 aprile 2022 Fastweb S.p.A. ha proposto appello avverso la suddetta sentenza chiedendone la riforma.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo dichiara improcedibile. Spese compensate.