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La Cassazione si esprime sulla licenza del marchio sportivo Legea


Pubblicato il: 5/17/2024

La Scala Società tra Avvocati ha fornito assistenza nel contenziosi innanzi alla Corte di Cassazione.

La Corte di Cassazione ha fissato un principio fondamentale in tema di comunione di marchio stabilendo che la licenza esclusiva può essere rilasciata solo all’unanimità dei contitolari.

La controversia nasce tutta interna ai familiari e soci della storica azienda Legea S.p.a. (gia S.r.l.) nota, negli anni passati, per la produzione e vendita di articoli dell’abbigliamento sportivo con l’omonimo marchio «Legea».

In giudizio si sono contrapposti il contitolare di minoranza del marchio e, dall’altra parte, la società che ha rivendicato il suo legittimo utilizzo del bene comune in forza di una licenza esclusiva, gratuita e perpetua a lei concessa dalla maggioranza.

In sede di merito, la Corte di Appello di Napoli ha ritenuto valida una siffatta licenza ravvisando un assoluto potere dispositivo della maggioranza anche in danno del comunista dissenziente. La Cassazione, di contro, ha ribaltato il verdetto e ha stabilito un principio di tutela della minoranza il cui diritto di proprietà, seppure pro-quota, non può essere di fatto svuotato a privando il contitolare di ogni aspettativa di godimento. Peraltro, ha aggiunto la Cassazione, il principio dell’unanimità opera indipendentemente dalla durata della licenza e si intende concedere e si presta, quindi, a trovare applicazione sempre e comunque.

L’iter giudiziario, peraltro, ha visto anche un passaggio presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la quale ha rimesso al giudice nazionale la risoluzione della questione di diritto rubricandola come affare interno degli stati membri che, come tale, non ha disciplina unitaria a livello europeo. Anche questo è un importate principio di cui tenere conto nelle successioni transfrontaliere di asset immateriali.

Concludendo, la sentenza in commento chiude una battaglia giudiziaria durata quasi venti anni e si presta a diventare un leading case del diritto industriale. Essa, infatti, ha un enorme impatto su tutte le questioni di passaggio generazionale d’azienda e sui temi di tutela del patrimonio immateriale che sono all’ordine del giorno nelle operazioni di M&A e nei rapporti societari infragruppo.

La pratica è stata patrocinata dall’avvocato Francesco Rampone, Lateral Partner di La Scala Società tra Avvocati, insieme al suo Team di IP&Technology e Fintech.