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Pizzarotti vince al TAR Lazio nel contenzioso per la gara di ristrutturazione e restauro della Casa d’Italia a Zurigo


Pubblicato il: 6/13/2024

Nel contenzioso, imprese Pizzarotti SA e Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. sono affiancate da P&I Guccione con un team composto dai partner Claudio Guccione e Maria Ferrante e dall’associate Donato Caterino che hanno operato in sinergia con il team legale interno, tra cui il Responsabile del settore legale Italia Giorgio De Lorenzi, guidato dal General Counsel Antonio Comes. Il Consorzio Leonardo è affiancato dagli avvocati Andrea Ruffini, Marco Orlando, Antonietta Favale e Matteo Valente.

Il RTI Pizzarotti, formato dalle imprese Pizzarotti SA e Impresa Pizzarotti & C. S.p.A., ha ottenuto un importante successo nelle controversie riunite relative alla gara indetta dal Consolato Generale d’Italia - Zurigo per l’affidamento dei “lavori di ristrutturazione, restauro e adeguamento funzionale ed impiantistico dell’edificio denominato Casa d’Italia a Zurigo, sita in via Erismannstrasse 6/Ernastrasse 2, Zurigo, Svizzera”, per un importo complessivo di oltre 16 milioni di euro.

Il RTI Pizzarotti, essendosi posizionato al secondo posto, aveva originariamente impugnato l’aggiudicazione disposta dal Consolato Generale d’Italia – Zurigo nei confronti del primo graduato Consorzio Leonardo Servizi e Lavori “Società Cooperativa Consortile Stabile” denunziando la sussistenza di plurime illegittimità.

La stazione appaltante, terminate le verifiche sul possesso dei requisiti del Consorzio Leonardo, disponeva l’annullamento dell’aggiudicazione e la sua esclusione in ragione della mancata comprova dei requisiti dichiarati in gara e provvedeva, al contempo, allo scorrimento della graduatoria in favore del RTI Pizzarotti. Avverso il decreto di annullamento dell’aggiudicazione il Consorzio Leonardo instaurava autonomo e parallelo giudizio nel quale si costituiva il RTI Pizzarotti.

Il TAR Roma (sent. n. 4239/2024), dopo aver disposto la riunione dei due giudizi avendo ravvisato profili di connessione soggettiva ed oggettiva, aderendo integralmente alle tesi difensive dei legali del RTI Pizzarotti, ha accertato la correttezza dell’operato della stazione appaltante confermando, dunque, la legittimità dell’esclusione del Consorzio Leonardo in ragione della mancata comprova dei requisiti.

La decisione merita di essere segnalata non solo per la rilevanza strategica della commessa volta alla ristrutturazione e restauro della sede italiana del Consolato a Zurigo, ma anche per le articolate motivazioni con cui il TAR si è pronunziato in ordine alla infondatezza delle censure del Consorzio Leonardo riguardanti i temi dell’annullamento dell’aggiudicazione e dell’esclusione in ragione della mancata comprova dei requisiti autodichiarati in sede di gara.