Assoluzione in abbreviato dal GUP di Udine per due funzionarie comunali
Pubblicato il: 6/17/2024
Nel contenzioso, Ponti & Partners ha agito con il Partner Luca De Pauli prestanto assistenza alle funzionarie comunali Laura Bertolini e Silvana Blasich.
Due funzionarie comunali, Laura Bertolini e Silvana Blasich, hanno ottenuto una pronuncia di assoluzione con rito abbreviato innanzi al GUP di Udine all’esito di diverse udienze e copiosa attività di indagine difensiva nell’ambito di un procedimento di particolare complessità, istruito dalla Procura di Udine in relazione a vicende relative al Comune di Premariacco.
Il Pubblico Ministero, in particolare, sulla scorta di una ampia indagine della Guardia di Finanza aveva ravvisato svariati reati di turbativa d’asta, falso, subappalto non autorizzato e altre condotte minori a carico del Sindaco, del responsabile dell’Ufficio tecnico, di imprenditori e funzionari del piccolo Comune della Provincia di Udine, arrivando ad articolare quasi quaranta capi di imputazione.
Ritenuto di poter dimostrare sin da subito la innocenza delle proprie assistite, l’avv. De Pauli ha avanzato richiesta di giudizio abbreviato, fornendo al Giudice dell’udienza preliminare gli elementi sia fattuali che ancor prima giuridici, per pervenire a un esito assolutorio.
In particolare, facendo richiamo alla più recente giurisprudenza della Cassazione Penale, che ha ricostruito il perimetro dell’art. 353 c.p. (turbata libertà degli incanti) e dell’art. 353 bis c.p. (turbata libertà del procedimento di scelta del contraente) l’avv. De Pauli ha dimostrato – la formula assolutoria è stata quella “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato” – come la fattispecie concreta (si trattava di una procedura di assunzione a un posto pubblico, nel quale si contestava a una delle imputate di avere favorito con mezzi illeciti l’assunzione dell’altra) non potesse essere compresa nell’ambito delle fattispecie di reato contestate dalla pubblica accusa, e neppure nella truffa ai danni dell’Ente pubblico, contestata in via alternativa.
Si è fatto richiamo anche alla ferma posizione, fatta propria e ribadita dalla Corte Costituzionale in più occasioni, del divieto di analogia della legge penale, che non consente di riferire la norma incriminatrice a situazioni non ascrivibili ad alcuno dei suoi possibili significati letterali, e che costituisce altresì un limite insuperabile rispetto alle opzioni interpretative a disposizione del giudice di fronte al testo legislativo.
E’ stata inoltre l’occasione per un approfondimento in merito alle particolari procedure, previste dalla legislazione nazionale e regionale, che consentono forme di assunzione a posti pubblici tramite le Agenzie e i Centri per l’impiego, mediante la formazione di graduatorie prodromiche allo svolgimento di selezioni concorsuali.