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Respinto il ricorso di Nomentana Hospital relativo ai budget di spesa del piano sanitario laziale


Pubblicato il: 7/1/2024

Nel contenzioso, Nomentana Hospital S.r.l. è affiancata dagli avvocati Lara Dentici e Massimo Mellaro; Regione Lazio è assistita dall'avvocato Giuseppe Allocca.

Il Centro di Sanità S.r.l., ha impugnato i tetti massimi di remunerazione (budget) per il 2013 delle prestazioni di riabilitazione e lungodegenza medica (post-acuzie) effettuate.

In particolare, la stessa struttura, accreditata con il servizio sanitario regionale, ha proposto ricorso al Tar del Lazio contro il decreto n. 100 del 2013 con il quale il Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dei disavanzi del settore sanitario della Regione Lazio ha disposto la riduzione del 0,5% rispetto ai budget previsti per l’anno precedente. Nelle more del giudizio di primo grado la società Nomentana Hospital ha poi incorporato il Centro di Sanità in liquidazione.

Nei motivi di gravame sono stati proposti plurimi profili di illegittimità della delibera commissariale soprattutto con riferimento alla retroattività della stessa, alla misura della decurtazione rispetto al 2012 ed alla mancata corrispondenza tra le prestazioni rese e il budget concesso.

La Regione Lazio ha tuttavia prospettato una eccezione di improcedibilità in ragione della intervenuta sottoscrizione da parte della ricorrente dell’accordo contrattuale relativo all’accreditamento.

Il Tar del Lazio, con la sentenza n. 3088 del 2021, ha dichiarato il ricorso improcedibile, compensando le spese di giudizio.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull’appello n. 8920 del 2021, come in epigrafe proposto, lo respinge. Compensa le spese del presente grado di giudizio.