Respinto il ricorso della Giomi S.p.A. relativo ad alcune incongruità nelle cartelle cliniche
Pubblicato il: 7/4/2024
Nel contenzioso, Giomi S.p.A. è affiancata dagli avvocati Raffaele Izzo e Alessandro Vinci Orlando e Linda Cilia; Regione Lazio è assistita dall'avvocato Roberta Barone; AUSL Latina è difesa dall'avvocato Rachele Ambrosio.
La Giomi S.p.a. è titolare di una struttura sanitaria (ICOT di Latina) che opera in regime di accreditamento con la Regione Lazio nel campo dell’ortopedia e della riabilitazione.
La stessa Regione, con riguardo all’anno 2013, ha svolto controlli di appropriatezza e di congruità delle prestazioni erogate in accreditamento dalla struttura.
Al termine delle operazioni di controllo su 286 prestazioni, il medico revisore della Regione ha riscontrato 14 cartelle cliniche incongrue, 21 cartelle prive dei criteri di accesso e 266 cartelle inappropriate. La struttura sanitaria interessata ha dichiarato di non concordare con la Regione ed ha chiesto l’attivazione del Collegio arbitrale regionale deputato alla risoluzione delle discordanze sui giudizi di incongruità ed inappropriatezza.
Per le irregolarità riscontrate è stata tuttavia comminata una sanzione pari a 4.554.876,00 euro (somma elevata di ulteriori 2.257,00 euro a seguito di una nota di aggiornamento della ASL di Latina).
Contro i provvedimenti relativi ai controlli e le conseguenti sanzioni ha proposto ricorso e motivi aggiunti al Tar del Lazio la società Giomi. Il Tar adito ha quindi nominato un verificatore e successivamente accolto in parte il gravame con la sentenza indicata in epigrafe (n. 3108 del 2021).
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull’appello n. 8928 del 2021, come in epigrafe proposto, lo respinge e, per l’effetto, conferma la sentenza impugnata con diversa motivazione. Compensa le spese del presente grado di giudizio.