Respinto il ricorso di Pronto Strade S.r.l. per l'affidamento del servizio di ripristino e sicurezza delle strade
Pubblicato il: 7/6/2024
Nel contenzioso, Pronto Strade S.r.l. è affiancata dall'avvocato Antonino Galletti; il Comune di Roma è assistito dall'avvocato Luigi D'Ottavi; Sicurezza e Ambiente S.p.A. è difesa dagli avvocati Alfonso Erra e Andrea Napolitano.
L’appellante ha partecipato alla procedura aperta per l’affidamento in concessione dei servizi di ripristino delle condizioni di sicurezza a seguito di incidenti stradali o altri eventi sulle strade del territorio di Roma Capitale (CIG: 9267606E65) del valore a base d’asta stimato in € 15.500.000,00 al netto IVA per la durata di tre anni, indetta con determinazione dirigenziale del Dipartimento Centrale Appalti di Roma Capitale n. 443/2022 del 23 giugno 2022, in attuazione della determinazione dirigenziale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale n. 647/2022 dell’8 giugno 2022.
Si è collocata terza nella graduatoria finale alle spalle di Sicurezza e Ambiente e Zini Elio s.r.l.
Ha quindi proposto istanza di accesso tesa all’ostensione di tutti gli atti della procedura e, in particolare, delle offerte tecniche ed economiche delle società controinteressate.
Ha impugnato dinanzi al TAR l’aggiudicazione e gli atti di gara presupposti e, una volta ottenuta l’ostensione delle offerte, ha impugnato con ricorso per motivi aggiuntivi tali atti e provvedimenti; nel corso del giudizio, quando ancora non erano spirati i termini per impugnare il provvedimento di Roma Capitale recante l’ostensione oscurata delle offerte tecniche, ha chiesto che fosse emessa un’ordinanza istruttoria finalizzata all’acquisizione “in chiaro” di tali atti. Con ordinanza 13665/2023 dell’8 settembre 2023 il TAR ha rigettato la richiesta, ritenendo che l’istanza “alla luce degli elementi oggetto di contestazione, non sia allo stato meritevole di accoglimento” fissando la data dell’udienza pubblica per l’8 novembre 2023.
Il TAR, con sentenza 19076/2023, ha ritenuto il ricorso ex art. 116 c.p.a. inammissibile per carenza di interesse sia nei confronti dell’aggiudicataria sia nei confronti della seconda classificata mentre ha ritenuto infondato il ricorso principale e i motivi aggiunti avverso l’aggiudicazione.
Di tale sentenza Pronto Strade s.r.l. ha chiesto la riforma con rituale e tempestivo atto di appello.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge e, per l’effetto, conferma la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio n. 19076/2023 e respinge il ricorso di primo grado con diversa motivazione.