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Accolto il ricorso di Publiacqua S.p.A. avverso la sanzione AGCM per pratica commerciale aggressiva


Pubblicato il: 7/8/2024

Nel contenzioso, Publiacqua S.p.A. è affiancata dagli avvocati Fabio Cintioli e Giuseppe Lo Pinto.

L’appellante Publiacua S.p.A. gestisce il servizio idrico integrato in Toscana, nell'Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Medio Valdarno, che interessa le Province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo.

Con il provvedimento oggetto del presente giudizio l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato le ha irrogato una sanzione di €. 2.000.000,00 per aver posto in essere una pratica commerciale aggressiva. In particolare, la condotta sanzionata è stata posta in essere nell’ambito dell’erogazione del servizio idrico a fabbricati condominiali caratterizzati dal fatto che non esistono utenze per ciascuna delle singole unità immobiliari, essendovi, invece, una utenza unica per tutto il condominio; correlativamente il punto di erogazione dell’acqua, dall’acquedotto comunale, è unico, ed è posto al confine tra la proprietà condominiale e quella pubblica; all’interno del condominio esistono singoli contatori per ciascuna unità immobiliare, per agevolare il compito di suddividere i consumi del condominio tra i vari condomini.

 Il contratto con Publiacqua è unico, stipulato dall’amministratore del condominio, che spesso si avvale di società esterne per le letture dei contatori interni e per gestire incassi e pagamenti. Queste società, delegate a ricevere il pagamento dai vari condomini, usano versare a Publiacqua i pagamenti parziali mano a mano che i condomini li effettuano; si può pertanto creare la situazione in cui una fattura emessa da Publiacqua è solo parzialmente pagata, e quindi di morosità parziale, laddove alcuni condomini non versino alla società incaricata il pagamento della propria quota.

Publiacqua, in tal caso, immette nelle caselle postali di tutti condomini un avviso secondo cui se la morosità non viene sanata entro un certo termine essa procederà, dapprima, con riduzione del flusso, quindi con interruzione del servizio: tale pratica viene indicata con il termine “cassettinaggio”. Persistendo la morosità Publiacqua procede con la riduzione del flusso e poi con l’interruzione del servizio.

In relazione a tale condotta l’AGCM, ricevute delle segnalazioni, ha avviato un procedimento istruttorio contestando l’aggressività di tale pratica aggressiva, in quanto forzerebbe i condomini paganti a integrare quanto già versato al fine di evitare l’interruzione del servizio, ed anche per la ragione che il “cassettinaggio” non viene preceduto dalla preventiva escussione degli effettivi condomini debitori; l’AGCM ha anche contestato che in simili casi Publiacqua dovrebbe attuare la disattivazione selettiva della fornitura.

Al termine dell’istruttoria l’AGCM con provvedimento n. 27812 del 12 giugno 2019 ha irrogato a Publiacqua una sanzione pari a € 2.000.000,00.

Tale provvedimento è stato impugnato dalla Società avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, che ha respinto il ricorso.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie; per l’effetto, in parziale riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) n. 7720/202, annulla il provvedimento sanzionatorio n. 27812 del 12 giugno 2019, fatti salvi gli ulteriori provvedimenti.