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Boehringer Ingelheim vince in Cassazione contro due società del Gruppo Teva


Pubblicato il: 7/10/2024

Nel contenzioso, Trevisan & Cuonzo ha affiancato Boehringer Ingelheim.

Boehringer Ingelheim ottiene un importante successo in Cassazione, nella vertenza che ormai da diversi anni vede la multinazionale farmaceutica contrapposta a due società del gruppo Teva nel processo relativo alle presunte condotte contraffattive dei diritti esclusivi di Boehringer sul principio attivo “tiotropio bromuro” (un farmaco utile contro le affezioni delle vie respiratorie, come la Bpco). 

Confermando l’interpretazione già adottata dal Tribunale di Milano in primo grado, la Cassazione ha definitivamente ritenuto che l’”esenzione Bolar” – che esclude dalla protezione brevettuale le attività di studio, sperimentazione e conseguenti adempimenti pratici quando volti a ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio di un farmaco (Aic) – è applicabile a produttori di principi attivi che producano e commercializzino il principio attivo brevettato per finalità autorizzative di terzi e non proprie, ma a condizione che produzione e commercializzazione siano iniziate su richiesta del genericista o terzo intenzionato ad ottenere l’Aic e con la stipula di un accordo negoziale volto a limitare l’utilizzo del principio attivo a fini Bolar.

La Cassazione ha quindi confermato la contraffazione dei diritti esclusivi di Boehringer Ingleheim sul principio attivo tiotropio bromuro operata dalle società del gruppo Teva e consistita nell’offerta in vendita, produzione e commercializzazione del principio attivo tiotropio bromuro, respingendo il ricorso che queste avevano promosso in ultima istanza, dopo che anche la Corte d’Appello di Milano aveva ritenuto che le suddette attività non potessero beneficiare dell’esenzione Bolar.

Trevisan & Cuonzo ha agito con un team composto dai partner Luca Trevisan, Luca Pellicciari e Donatella Capelli e dalla senior associate Chiara Centola.