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Respinto il ricorso di The Sea Opportunities per l'accesso ai contributi regionali per attività di ricerca


Pubblicato il: 7/25/2024

Nel contenzioso, The Sea Opportunities S.r.l. è affiancata dall'avvocato Maurizio Discepolo; Regione Marche è assistita dall'avvocato Lucilla Di Ianni.

 L’appellante Società (in prosieguo anche “Sea Opportunities) è attiva nel settore delle esplorazioni subacquee ed è particolarmente dedita allo sviluppo di nuove tecnologie applicabili all' esplorazione subacquea e, in particolare, alla robotica. In quest' ambito, l'oggetto della ricerca applicata è rappresentato dal ROV-MP Remotely Operated Vehicle (Veicolo Operativo in Remoto), un veicolo robotico sottomarino a guida remota multifunzione, caratterizzato da un collegamento cablato (ombelicale) con una consolle di controllo per la guida, e dai sensori e Strumenti con cui esso può essere equipaggiato (dispositivi acustici attivi, sonde a contatto, sonde CTD, sistemi di posizionamento acustico e di misura inerziale, ecc.).

Sea Opportunities ha partecipato alla procedura indetta dalla Regione Marche con bando pubblicato il 7 settembre 2017, avente ad oggetto “Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale POR Marche – FESR 2014/2020 – ASSE 1 – OS1 – AZIONE 1.3 - Manifattura e lavoro 4.0 – “Sostegno ai processi di innovazione aziendale e all’ utilizzo di nuove tecnologie digitali nelle MPMI marchigiane”.

A tal fine ha presentato una proposta di investimento che prevede l’acquisto di beni di investimento che dovrebbero servire alla progettazione di prodotti (ROVs) di alta qualità attraverso tecnologie digitali innovative di modellizzazione e simulazione del prodotto. 

Con il ricorso introduttivo del giudizio di primo grado Sea Opportunities ha impugnato, avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche, la nota del Responsabile del procedimento del 7 marzo 2018, il silenzio formatosi sulla richiesta di riesame nonché ogni atto inerente, presupposto e consequenziale, tra cui le valutazioni ed i punteggi attribuiti dall’ esperto ing. Urgo e fatti propri dalla Commissione in relazione alla domanda della società ricorrente. La Società ha formulato, inoltre, domanda per l’accertamento e la declaratoria del suo diritto ad essere ammessa al beneficio.

Con la sentenza in epigrafe indicata l’adìto TAR ha respinto il ricorso.

 Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna l’appellante al pagamento, in favore della Regione Marche, delle spese del presente grado di giudizio, che si liquidano in €. 3.000,00 (tremila), oltre accessori se per legge dovuti.

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