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Accolto il ricorso di Poste Italiane S.p.A. contro AGCM in materia di pratiche pubblicitarie scorrette finalizzate al collocamento del "Libretto Smart"


Pubblicato il: 7/11/2024

Nel contenzioso, Poste Italiane S.p.A. è affiancata da Gianni & Origoni con un team composto dagli avvocati Piero Fattori e Antonio Lirosi nonché con il managing associate Andrea Pezza e l’associate Antonio Landi.

Poste Italiane S.p.A. ha ottenuto un importante successo dinanzi al Consiglio di Stato, che ha confermato l’integrale annullamento del provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che aveva contestato l’asserita ingannevolezza della campagna promozionale finalizzata al collocamento del cd. “Libretto Smart”. 

In particolare, i Giudici di Palazzo Spada hanno censurato la scelta dell’AGCM di richiedere il prescritto parere dell’autorità di settore competente, ai sensi dell’art. 27, c.1­-bis, del Codice del Consumo, alla Banca d’Italia anziché alla CONSOB, rilevando come fosse in realtà quest’ultima l’autorità competente.

La Sentenza risulta particolarmente rilevante poiché – in linea di continuità con quanto statuito all’interno del precedente della Sezione 15 gennaio 2024, n. 497 – amplia il novero delle autorità di regolazione alle quali l’AGCM è tenuta a richiedere il parere e, contestualmente, ribadisce che la mancata acquisizione del parere dell’autorità competente travolge integralmente il provvedimento sanzionatorio dell’Autorità Antitrust.