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Confermata la sanzione AGCom relativa ai piani tariffari "unlimited" di TIM


Pubblicato il: 7/27/2024

Nel contenzioso, Telecom Italia S.p.A. è affiancata dagli avvocati Simone Cadeddu e Arturo Leone.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (di seguito A.G.Com.) ha appellato la sentenza n. 12283/2022, con la quale il T.A.R. per il Lazio – sede di Roma ha accolto il ricorso proposto da Telecom Italia s.p.a. e, per l’effetto, ha annullato la delibera n. 121/14/CONS del 31.3.2014, recante ordinanza ingiunzione per la violazione delle disposizioni di cui agli artt. 4, comma 1 e 2, dell’Allegato A della delibera n. 179/03/CSP, e 71 del D.Lgs. n. 259/2003.

In punto di fatto l’appellante ha esposto che, con tale delibera, l’Autorità aveva irrogato a Telecom Italia s.p.a. la sanzione amministrativa pecuniaria pari a euro 58.000,00 (cinquantottomila/00), avendo accertato, nel corso dell’attività di vigilanza svolta, che la Società aveva promosso e offerto in sottoscrizione alcuni piani tariffari definiti come “unlimited”, benché sottoposti, invece, a precise limitazioni quantitative e qualitative nell’uso del servizio.

Telecom ha impugnato il provvedimento dinanzi al T.A.R. per il Lazio, deducendone l’illegittimità.

Il T.A.R. per il Lazio ha accolto il ricorso ritenendo fondato il motivo con il quale Telecom aveva dedotto l’incompetenza dell’Autorità e ha, quindi, assorbito la disamina degli ulteriori motivi.

L’Autorità ha appellato la sentenza, articolando un unico motivo e riproducendo le difese di primo grado in relazione ai motivi rimasti assorbiti dalla decisione del T.A.R.

 Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie per le ragioni indicate in motivazione, respinge i motivi riproposti da Telecom Italia s.p.a. e, per l’effetto, in riforma della sentenza di primo grado, compensa le spese del doppio grado di giudizio.