Rigettato il ricorso di AGCOM per la sanzione a RAI dovuta a trasmissione di film vietati ai minori in fascia oraria protetta
Pubblicato il: 7/30/2024
Nel contenzioso, RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A. è affiancata dall'avvocato Saverio Sticchi Damiani.
Con ricorso del 2014 la RAI – Radio Televisione Italiana s.p.a. ha chiesto al Tar per il Lazio l’annullamento della delibera n. 70/14/CSP adottata dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), con cui l'AGCOM ha irrogato «la sanzione amministrativa pecuniaria di € 25.000,00 (venticinquemila/euro), al netto di ogni altro onere accessorio eventualmente dovuto, per la violazione delle disposizioni di cui ai paragrafi 2.2, lett. b, e 2.4 del Codice di Autoregolamentazione Media e Minori in combinato disposto con l'art. 34, comma 6, del d.lgs. 31.7.2005 n. 177», con riferimento alla diffusione della puntata seriale del telefilm "Medium" trasmessa in data 27/7/2013 su RAI4 alle ore 21:12; di ogni altro atto connesso, presupposto e/o consequenziale.
AGCOM sosteneva che la scena oggetto di attenzione da parte dell’Autorità (avente, peraltro, durata temporalmente assai contenuta) era inidonea ad arrecare turbamento psichico nei minori.
AGCOM e Ministero dello Sviluppo economico si sono costituiti nel giudizio di primo grado chiedendo il rigetto del ricorso.
Il Tar ha ritenuto infondato il primo motivo di ricorso con il quale si censurava la violazione del termine di novanta giorni dall’accertamento, da rispettare ai sensi dell’art. 14 della legge n 689 del 1981, per la contestazione formale degli addebiti, perché il termine per la tempestiva contestazione decorre dalla data dell’accertamento dell’illecito e non da quella della sua commissione (giorno della trasmissione del telefilm).
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Spese compensate.