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Il Gruppo Microtest acquisisce la britannica IP Test


Pubblicato il: 7/15/2024

Nell'operazione, Microtest è affiancata da Pavia e Ansaldo e da Cromwell Moring UK LLP; i venditori di IP Test sono assistiti da Baker McKenzie; Linklaters ha assistito Pemberton nella sottoscrizione del finanziamento.

A seguito del via libera ottenuto da parte dei governi britannico ed italiano, il Gruppo Microtest, leader italiano nella realizzazione di sistemi di test e nel testing di microchip su package e su wafer di silicio (controllato da Xenon Private Equity che dal suo ingresso nel 2022 ha implementato una strategia di crescita dimensionale e di sviluppo internazionale), ha perfezionato l’acquisizione di IP Test, azienda specializzata in testing di semiconduttori di carburo di silicio e nitruro di gallio, con sedi a Guildford (UK) e Ipoh (Malesia).

Il Gruppo Microtest, con questa acquisizione, raggiunge un fatturato aggregato di oltre 80 milioni di euro e supera le 400 persone in organico, consolidando la propria posizione di principale operatore del settore delle macchine per il test (ATE) e dei servizi di testing dei microchip in Italia e di partner privilegiato dei leader mondiali nella produzione di microchip e semiconduttori.

Microtest è stata assistita, in tutte le fasi dell’operazione da Pavia e Ansaldo con un team multidisciplinare coordinato dal partner Giuseppe Besozzi e composto dalla counsel Erica Lepore, dalla senior associate Martina Bosi e dalla trainee Beatrice Trombi. Gli aspetti relativi all’autorizzazione golden power sono stati seguiti dal partner Filippo Fioretti, coadiuvato dalla senior associate Maria Rosaria Raspanti.

Tutti gli aspetti di diritto inglese, sono stati seguiti dallo studio Crowell Moring UK LLP con un team coordinato dal partner Simon Evers e composto dal corporate counsel Stephen Bowmane dalla associate Emily McGovern, dal partner Peter Broadhurst e dall’associate Sophie Davis per gli aspetti autorizzativi ai sensi del National Security and Investment Act 2021, dal partner Cathryn Williams e dalla associate Philippa Lai per gli aspetti relativi al security package regolato dalla legge inglese.

I venditori sono stati assistiti da Baker McKenzie con un team coordinato dal partner Robert Gray e composto dagli associates Ryan Howlett e Siobhan Macloingsigh, dal trainee Frederick Vint della sede di Londra e dal counsel Antonio Lattanzio della sede di Roma. 

L’operazione è stata finanziata mediante l’emissione, da parte di Microtest, di senior secured floating rate notes interamente sottoscritte da Pemberton assistito da Linklaters con un team multidisciplinare coordinato dal partner Diego Esposito e composto per gli aspetti banking dagli associates Edoardo Boeri e Giulia Oradei e dalla trainee Giulia Galletti, per gli aspetti corporate dal partner Giorgio Fantacchiotti, dalla managing associate Anna Gagliardi e dall’associate Pietro Pozzati e per quelli regolamentari e capital markets dalle counsel Linda Taylor e Anna Ferraresso, dai managing associate Matteo Pozzi e Giulio Farolfi e dal trainee Leonardo Agostini. I profili antitrust e golden power sono stati seguiti dal partner Lucio D’Amario affiancato dal managing associate Giorgio Valoti, dall’associate Gaia Bozzolan e dalla trainee Emma Lobaccaro. I profili fiscali dell’operazione sono stati gestiti dal counselFabio Balza, dal senior consultant Euplio Iascone e dalla managing associate Eugenia Severino. La managing associate Laura le Masurier e l’associate Sara Giugiario hanno invece prestato assistenza agli agenti del prestito obbligazionario.

Gli aspetti notarili dell’operazione sono stati seguiti dallo Studio Todeschini & Bastrenta con il Notaio Edmondo Todeschini.