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A Roma aprirà il primo Nobu Hotel in Italia


Pubblicato il: 7/30/2024

Nell'ambito dell'operazione lo studio A&O Shearman ha assistito Oaktree e Castello SGR, mentre i venditori sono affiancati dallo studio Bridgelaw Partners, da Arendt Medernach e da Rothschild.

Castello SGR, una delle principali società di gestione del risparmio attive nel mercato immobiliare e leading investor nel settore hospitality, ha messo a disposizione di Grand hotel via Veneto S.p.A. un finanziamento di circa 135 milioni di euro tramite il fondo di nuova costituzione “Lithium”, sponsorizzato da fondi gestiti da Oaktree Capital Management, L.P. (“Oaktree”), un primario global investment manager specializzato in investimenti alternativi.

Le linee di credito sono destinate a finanziare, inter alia, le attività di rebranding del Grand Hotel Via Veneto a Roma per il lancio del primo Nobu Hotel in Italia, la cui apertura è programmata per la primavera 2025, e vedrà la storica struttura totalmente rinnovata con 122 camere e suite (oltre a numerose facilities), firmate da un importante studio di design di New York.

Il progetto rappresenta il primo luxury lifestyle hotel a marchio Nobu in Italia e il primo ristorante Nobu a Roma. Nobu Hospitality è nota a livello globale per i suoi 77 ristoranti, 41 hotel e 12 residences.

A&O Shearman ha assistito Oaktree e Castello SGR con un team guidato dai partner Pietro Scarfone e Peter Mailer, coadiuvati dai senior associate Marco Mazzola e Olivia Manley, dall’associate Gianmarco Volino e il trainee James Ahari.

L’operazione ha visto inoltre coinvolto un team multidisciplinare di professionisti dei team corporate, tax e real estate degli uffici di A&O Shearman di Londra, Lussemburgo e Milano e, in particolare, i partner Sylvain Cailleau e Pierre Schleimer, i counsel Elia Ferdinando Clarizia, Antonio Ferri, Diana Konrad e Lukas Vondrich, i senior associate Simona Simone, Piermaurizio Tafuni e Raphael Theiss, gli associate Manon Bertolotto ed Enrico Roveda, il trainee Houda Latrech.

Grand Hotel via Veneto e il dott. Carlo Acampora, proprietario dell’hotel, sono stati assistiti dallo studio Bridgelaw Partners, con un team multidisciplinare guidato dal partner Gianluca Benedetti, coadiuvato dagli avvocati Ivan Incardona e Valeria Lucia e dal Dott. Emanuele Navigli per gli aspetti fiscali del finanziamento, e dallo studio Arendt Medernach per i profili di diritto lussemburghese.

Rothschild ha agito in veste di advisor finanziario di Grand hotel via Veneto.