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Respinto il ricorso di Essebiesse Power S.r.l. per la gestione di un impianto eolico nei comuni molisani


Pubblicato il: 9/17/2024

Nel contenzioso, Essebiesse Power S.r.l. è affiancata dagli avvocati Angelo Clarizia e Mario Pagliarulo.

In data 28.6.2007 veniva rilasciata alla Essebiesse Power s.r.l. l’autorizzazione unica alla realizzazione e gestione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 12 d.lgs. n. 387/03, di un impianto eolico della potenza di 32 MW nei comuni di Cercepiccola, San Giuliano del Sannio e Vinchiaturo.

Nel provvedimento di autorizzazione veniva specificato che lo stesso era valido per due anni a far tempo dalla data di notifica, quindi per 730 giorni 

In data 5.12.2007 il Tar Molise, con ordinanza n. 425, sospendeva l’efficacia dell’autorizzazione unica, in accoglimento dell’istanza cautelare avanzata dall’Associazione Italia Nostra, sicché i lavori venivano interrotti.

Dopo una serie di vicissitudini anche giudiziarie, in data 22.6.2020 la società appellante, considerato che al momento della comunicazione di ripresa dei lavori risultavano computabili 708 giorni rispetto ai 730 previsti nell’autorizzazione unica, comunicava alla Regione di voler riprendere i lavori, chiedendo altresì “ove necessario” il rilascio di “qualsivoglia titolo di proroga dell'autorizzazione già rilasciata".

Con nota prot. 42102 del 9.3.2021 la richiesta della società veniva rigettata in quanto: “non si ritiene accoglibile la comunicazione ripresa lavori e tantomeno l’applicabilità delle proroghe” (pag. 6); ed al contempo la società veniva anzi diffidata a non realizzare “qualsivoglia intervento di modifica delle aree interessate”.

Essebiesse Power s.r.l. ha, quindi, impugnato il provvedimento. Il T.a.r., con sentenza n. 93 del 2022, ha respinto il ricorso.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna Essebiesse Power s.r.l., in persona del legale rapp. p.t., al pagamento delle spese di lite, che liquida in favore del Ministero della Cultura, pari ad € 4.000,00 (quattromila/00), oltre accessori come per legge.