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Banca d’Italia autorizza Infranity al direct lending


Pubblicato il: 9/19/2024

Linklaters ha assistito Infranity negli aspetti di strutturazione e nella procedura autorizzativa presso la Banca d’Italia volta a consentire al fondo lussemburghese multi-comparto Enhanced Return Debt Fund (ERDF) di erogare finanziamenti in Italia.

Infranity, gestore francese di fondi attivi negli investimenti infrastrutturali e parte di Generali Investments, ha raggiunto recentemente circa Euro 1,6 miliardi di impegni da parte di investitori per il fondo ERDF, che si concentra su opportunità di debito senior nel segmento del debito infrastrutturale sub-investment grade.

ERDF, che si classifica Art. 8 ai sensi del SFDR, ha ambiziosi obiettivi ESG e un'allocazione del 50% del fondo alle soluzioni legate al clima, con particolare attenzione alle energie rinnovabili, ai progetti di transizione energetica a basse emissioni di carbonio e alle infrastrutture digitali e sociali essenziali.

In linea con il modello operativo di Infranity, l’impiego di capitale è avvenuto a ritmo elevato. Sono già state eseguite cinque operazioni di seed assets, per un valore totale di circa 310 milioni di euro di investimenti. Tra questi, l’apporto di capitale nel settore delle energie rinnovabili, con un finanziamento di 125 milioni di euro per una IPP (independent power producer) italiana nell’energia solare.

Dalla sua fondazione nel 2018, Infranity ha costruito un solido track record negli investimenti in debito su infrastrutture sostenibili, chiudendo quasi 100 investimenti per un valore di oltre 9 miliardi di euro, cercando sempre di offrire ai propri investitori rendimenti a lungo termine corretti per il rischio.

Lo studio Linklaters ha fornito assisten con un team composto da Emanuele Aurilia, Samuele Pio e Leonardo Agostini.

L’ufficio di Parigi ha fornito assistenza sui profili di diritto francese con un team composto da Edouard Chapellier, Leila Megdoud, Jean Delebecque e Stanislas Haurens, mentre l’ufficio del Lussemburgo ha fornito assistenza sui profili di diritto lussemburghese con un team composto da Martin Mager, Mariusz Wiese, Justine Beaufils e Alexandra Laplante.