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Non luogo a procedere per Sgarbi e Colle nell'inchiesta sul presunto mancato pagamento di debiti con AE


Pubblicato il: 9/26/2024

Nel contenzioso, lo studio Cicconi Rossi e lo Studio Nomos hanno assistito Vittorio Sgarbi mentre, Iannaccone e Associati ha affiancato Sabrina Colle.

Il GUP di Roma ha pronunciato sentenza di "non luogo a procedere" in favore dell’ex Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e per la compagna Sabrina Colle nell’ambito dell’inchiesta su un presunto mancato pagamento di debiti con l’Agenzia delle Entrate per un totale di circa 715mila euro.

Il giudice dell’udienza preliminare ha accolto integralmente le argomentazioni della difesa, riconoscendo, già in questa fase, l’innocenza di Vittorio Sgarbi e Sabrina Colle. La sentenza di proscioglimento emessa assume ancora più importanza se si considera che, per riconoscere l’assoluta estraneità di Sgarbi e Colle rispetto alle condotte di reato loro contestate, non è stato neppure necessario un approfondimento dibattimentale.

La contestazione era relativa all’articolo 11 della legge sui reati tributari sulla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. La vicenda risale all’ottobre 2020 e riguardava anche l’acquisto all’asta di un quadro in cui figurava come acquirente la compagna di Sgarbi.

Il giudice ha prosciolto Sgarbi e Colle con formula piena “perché il fatto non sussiste”.

Gli avvocati Giampaolo Cicconi, dello studio Cicconi Rossi e Manuel Varesi, dello studio Nomos, hanno assistito Vittorio Sgarbi.

L’avvocato Giuseppe Iannaccone, che con gli avvocati Riccardo Lugaro e Alessandro Iannaccone ha assistito la signora Colle.