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Il Consiglio di Stato accoglie in l’appello di alcune società di trasporto ferroviario in materia di aiuti di stato illegittimi


Pubblicato il: 10/3/2024

Nella vertenza, Arriva Italia S.r.l., Ferrotramviaria S.p.a., Consorzio Trasporti Aziende Pugliesi (Co.Tr.A.P.) sono affiancate dagli avvocati Tommaso Salonico, Gian Luca Zampa e Giorgio Candeloro; Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. e Ferrovie del Sud-Est e Servizi Automobilistici S.r.l. sono assistite dagli avvocati Guido Bellitti, Isabella Perego, Gian Michele Roberti e Andrea Zoppini e Giorgio Vercillo.

Arriva Italia s.r.l., Ferrotramviaria S.p.A. ed il Consorzio Trasporti Aziende Pugliesi (CO.TRA.P.) hanno ottenuto un ulteriore successo giudiziario innanzi al Consiglio di Stato in una complessa vicenda in materia di aiuti di Stato, sfociata in un contenzioso a partire dal 2016. 

Con una pronuncia di totale accoglimento, il Consiglio di Stato ha riconosciuto l’esistenza di ben due distinti aiuti di Stato illegali, realizzati nel 2016 sia mediante lo stanziamento di 70 milioni di euro reso a favore di Ferrovie del Sud-Est e Servizi Automobilistici S.r.l., sia attraverso il trasferimento di tale società a costo pari a zero a favore di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., senza peraltro avere disposto alcuna procedura di gara.

Tali misure non erano mai state notificate alla Commissione europea, affinché potesse valutarne la compatibilità con l’ordinamento comunitario.

Il Consiglio di Stato nel dichiarare la illegittimità delle misure messe in atto nel 2016, ha ordinato il ripristino dello status quo ante, ossia la situazione antecedente a tale data, come previsto dalla normativa applicabile agli aiuti di Stato illegali.  

Precedentemente alla pronuncia del Consiglio di Stato, anche l’Avvocato Generale Tanche, prima, e la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), poi, avevano espresso totale adesione alle posizioni delle Parti.