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Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso di Almaviva per la fornitura dei servizi di Data Management


Pubblicato il: 10/11/2024

Nel contenzioso, Almaviva The Italian Innovation Company S.p.A. è affiancata dagli avvocati Francesco Saverio Cantella, Francesco Cardarelli, Filippo Lattanzi; Consip S.p.a. è assistita dall'Avvocatura Generale dello Stato.

Con bando di gara pubblicato in data 8 giugno 2023 Consip ha indetto una procedura aperta per la conclusione di accordi quadro multifornitore, senza riapertura del confronto competitivo, per l’erogazione alle PA di servizi di Data Management, suddivisa in sei lotti del valore complessivo superiore a un miliardo di euro. Il bando, dopo aver evidenziato che la gara sarebbe stata svolta tramite sistema informatico sul quale avrebbero dovuto essere caricate le offerte, indicava le ore 16 del 5 settembre 2023 come termine di scadenza per la presentazione delle proposte, stabilendo altresì che la seduta pubblica per l’apertura delle offerte si sarebbe tenuta il giorno successivo, alle ore 15.

Riferisce il costituendo Rti Almaviva di aver avviato le operazioni di caricamento della documentazione di gara sulla piattaforma intorno alle ore 21 del 4 settembre 2023, giorno precedente alla scadenza del termine; ha proseguito le attività di upload dalla mattina seguente con il caricamento a sistema, entro le ore 16 del 5 settembre 2023, di tutta la documentazione richiesta dalla lex specialis di gara. Più precisamente, sono state avviate le operazioni di caricamento delle offerte tecniche per tutti e tre i lotti di interesse alle ore 15.35 dell’ultimo giorno, ricevendo dal sistema, nel giro di 10 secondi, la conferma del corretto caricamento delle relazioni per i Lotti 1 e 3.

Riferisce ancora che, nonostante l’analogo file contenente la relazione tecnica per il Lotto 2 fosse di dimensioni estremamente contenute (inferiore ai 13 MB) e l’utente avesse iniziato il caricamento di quest’ultimo 6 minuti prima della scadenza del termine, confidando in un altrettanto rapido upload, la piattaforma si è bloccata, non restituendo più (nel tempo residuo) alcun messaggio di conferma e non consentendo quindi di attivare, per tutti i tre lotti di interesse, la funzione “Conferma ed invio” alla quale il §12.1 del capitolato d’oneri riconnetteva la finalizzazione dell’offerta. In sostanza, sebbene entro il termine di scadenza tutta la documentazione richiesta per l’ammissione alla procedura, recante la marcatura temporale che ne attestava la sottoscrizione digitale da parte del concorrente, risultasse regolarmente caricata sulla piattaforma, con modalità tali da impedirne la successiva alterazione, il sistema non ha consentito al Rti Almaviva di porre in essere l’ultimo adempimento formale conclusivo della procedura di invio delineata dal capitolato.

Il TAR respinge il ricorso. 

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge e, per l’effetto, conferma la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio n. 2608/2024. Condanna le appellanti al pagamento delle spese del presente grado del giudizio, che liquida in € 4.000/00 (quattromila) oltre accessori e spese di legge in favore delle amministrazioni costituite.