Respinto il ricorso della Casa di Cura Villa Serena per la riconduzione del budget
Pubblicato il: 11/5/2024
Nel contenzioso, la Casa di Cura Villa Serena S.r.l. è affiancata dagli avvocati Salvatore Di Pardo e Katia Palladino; la Regione Lazio è assistita dall'avvocato Roberta Barone.
La Casa di Cura Villa Serena S.r.l. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 5793/2020.
La Casa di cura, struttura sanitaria già accreditata con la Regione Lazio, inserita nell’elenco di quelle da riconvertire in quanto con meno di 90 posti letto, dal decreto n. 25 del 2008 del Commissario ad acta nominato dal Governo per l’attuazione del Piano di Rientro della Regione Lazio. Ha quindi evidenziato come rispetto alle somme che le sono state erogate negli anni 2009 e 2010, a suo dire conformi a quanto statuito nell’intesa sottoscritta nel 2008, ratificata con decreto del Presidente della Giunta regionale, nel 2011 il budget ha subito l’indebita decurtazione del 3,5 %, al pari di quanto applicabile alla generalità delle strutture, e dunque in dispregio della specialità della relativa situazione e degli impegni assunti. Con lo stesso provvedimento n. 42/2011, oggetto di gravame, veniva inoltre stabilito che ridetto budget era da intendersi comprensivo anche delle prestazioni erogate fuori regione e ai cittadini stranieri, salvo incremento a consuntivo, con ulteriore penalizzazione della Società.
Il T.a.r. ha motivato la propria decisione con la mancata evocazione in giudizio di almeno un controinteressato (e conseguente violazione dell’art. 41 c.p.a.): ciò in quanto l’esito favorevole del gravame, con l’aumento del budget che ne conseguirebbe, comporta necessariamente una redistribuzione di quello complessivo a discapito delle altre aziende beneficiarie.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna la Società Casa di Cura Villa Serena s.r.l. al pagamento delle spese di giudizio che quantifica in euro 4.000/00 (quattromila/00), oltre accessori, se dovuti, da liquidarsi a favore della Regione Lazio.