Rigettato il ricorso di Edilforeste per la realizzazione di opera pubblica nel Comune di Acerno
Pubblicato il: 11/27/2024
Nel contenzioso, Edilforeste s.r.l. è affiancata dagli avvocati Angelo Clarizia e Luigi Giuliano; il Comune di Acerno è assistito dall’avvocato Francesco Lanocita.
La Edilforeste s.r.l. in liquidazione ha riassunto dinanzi al T.a.r. per la Campania, Sezione staccata di Salerno, il ricorso inizialmente proposto dinanzi al Tribunale civile di Salerno (che aveva dichiarato il proprio difetto di giurisdizione con la sentenza n. 434 del 4 febbraio 2021) volto ad ottenere: in via principale, la declaratoria della nullità del “contratto di cessione volontaria diritti di proprietà (compravendita) per la realizzazione di opera pubblica” del 10 novembre 2010, rep. n. 33/2010, stipulato con il Comune di Acerno, “per violazione dell’art. 43 TU Espropri e per mancanza di causa ovvero per l’illiceità della stessa ovvero per contrarietà del contratto alle norme imperative” e la condanna del Comune di Acerno “alla restituzione, anche a titolo di ripetizione dell’indebito…degli immobili oggetto della cessione... siti nel centro urbano”; in via subordinata, l’annullamento del contratto “per errore e/o per dolo”; in ogni caso, sempre in via principale, la condanna del Comune “al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali, conseguenza immediata e diretta della illegittima condotta censurata…”
La Edilforeste s.r.l. ha, quindi, chiesto al Consiglio di Stato di riformare tale pronuncia, domandando, in via preliminare, di essere rimessa in termini per errore scusabile e, nel merito, l’accoglimento dei due motivi già fatti valere in primo grado, nonché dell’istanza di ammissione della CTU.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione quarta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Condanna la società appellante alla rifusione, in favore del Comune di Acerno delle spese del giudizio di appello, liquidate in complessivi € 7.000,00 oltre accessori di legge.