Il CdS respinge il ricorso di B&C Granulati Valdera per il rilascio delle autorizzazioni alla estrazione di materiali
Pubblicato il: 11/30/2024
Nel contenzioso, la società B&C Granulati Valdera S.r.l. è affiancata dall'avvocato Mario Pilade Chiti; la Regione Toscana è assistita dall'avvocato Barbara Mancino.
La società B&C Granulati Valdera s.r.l. ha interposto appello avverso la sentenza del Tar per la Toscana, sez. II, 13 aprile 2021 n. 509 che ha respinto i due ricorsi riuniti proposti dalla società, R.G. n. 76 del 2020 e RG n. 1038 del 2020, avanzato il primo avverso la comunicazione di diniego del Comune di Montaione, di data 15 novembre 2019, prot. n. 10821, della richiesta della società per ulteriore proroga, ai sensi dell’art. 20, comma 4-ter, della l.r. n. 35/2015, dell’autorizzazione estrattiva n. 1 del 27 agosto 2010 e avverso l’ordinanza del Comune di Montaione n. 22 del 22 novembre 2019, avente ad oggetto “Risistemazione ambientale dell’area estrattiva B&C Granulati Valdera s.r.l. ai sensi dell’art. 24, comma 3, legge reg. n. 35/2015”, nonché avverso i relativi atti presupposti fra cui il Piano Regionale Cave (PRC), in parte qua, allo stato solo adottato con delibera del Consiglio Regionale n. 61 del 31 luglio 2019 e le “Osservazioni” presentate dal Comune di Montaione sul Piano Regionale Cave, nonché il secondo avverso la delibera del Consiglio regionale n. 47 del 21.07.2020 della Regione Toscana, di approvazione del Piano ed avverso i relativi allegati, nella parte relativa alla Cava Iano.
B&C Granulati era titolare di autorizzazione ad effettuare attività estrattiva di materiale calcareo nel sito di cava ubicato nella località “Iano Piano delle Querci”, detto anche “Cava Iano”, nel territorio del Comune di Montaione.
L’esercizio della cava è stato autorizzato con atto comunale 27 agosto 2010, n. 1; nella vigente disciplina urbanistica comunale ha assunto destinazione solo temporaneamente estrattiva, mentre la destinazione d’uso definitiva è a zona boscata E2, previa risistemazione ambientale.
La stessa cava è stata inserita nel Piano Regionale Cave adottato con delibera consiliare 31 luglio 2019, n. 31, con il suo perimetro attuale, tra le “risorse”. L’impresa ha presentato proprie osservazioni al Piano, proponendo un ampliamento dell’attuale area a destinazione estrattiva, inserendola non solo fra le risorse ma anche fra i “giacimenti” previsti dal nuovo Piano.
Il Comune ha presentato una propria osservazione, per chiedere il blocco totale delle attività estrattiva nella cava, con la sola eccezione del ripristino ambientale. La sopracitata autorizzazione comunale è stata prorogata fino al 27 novembre 2019, con provvedimento 27 novembre 2017, n. 11909 e, con essa, anche l’autorizzazione paesaggistica con provvedimento comunale 23 maggio 2018, n. 2, anch’essa fino al 27 novembre 2019.
L’impresa, il 5 novembre 2019, ha presentato al Comune richiesta di proroga per tre anni della durata dell’autorizzazione ad effettuare l’attività estrattiva prevista dal Piano Regionale Attività Estrattive e il ripristino dell’area interessata.
Il Comune, con nota 15 novembre 2019, prot. n. 10821, ha comunicato che non sarebbe stata concessa proroga e che per il ripristino sarebbe stata avviata la procedura prevista dall’art. 24, comma 3, della l.r. Toscana 25 marzo 2015 n. 35, evidenziando di avere presentato osservazioni per il mutamento del Piano.
Successivamente lo stesso Comune, con ordinanza 11 dicembre 2019 n. 22, ha imposto all’impresa di eseguire le opere necessarie a soddisfare gli obblighi derivanti dal progetto e dal provvedimento di autorizzazione entro il 31 agosto 2020.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, in parte lo respinge ed in parte dichiara inammissibili i ricorsi riuniti di primo grado, nei sensi di cui in motivazione. Condanna parte appellante alla refusione delle spese di lite in favore della Regione Toscana, liquidate in complessivi euro 2.000,00 (duemila/00), oltre oneri accessori, se dovuti, come per legge.