Fastweb vince al CdS contro AGCOM in materia di utilizzo della banda
Pubblicato il: 11/22/2024
Nel contenzioso, Fastweb S.p.A. è affiancata dall'avvocato Elisabetta Pistis; Telecom Italia S.p.A. è assistita dagli avvocati Francesco Cardarelli, Filippo Lattanzi e Jacopo D'Auria.
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Fastweb S.p.A. ed ha annullato le delibere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 348/19/CONS del 2019 e n. 100/19/CIR del 2019 concernenti l’analisi dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa di telecomunicazione.
Il Collegio ha ritenuto infondati i motivi di appello relativi al costo dei servizi ATM flat e a consumo, come pure quelli relativi ai prezzi di accesso alla rete rame e alla flessibilità dei prezzi del VULA.
Ha accolto, invece, le censure avverso la delibera concernenti la fissazione dei prezzi delle bande ATM a consumo e flat per gli anni 2019, 2020 e 2021, in quanto non sarebbero stati computati i costi di ammortamento delle infrastrutture ATM e, segnatamente, i costi di ammortamento per la banda ATM analoga alle bande Ethernet.
Inoltre, ha ritenuto irragionevole la scelta di mantenere i prezzi delle bande ATM flat e a consumo costanti ed identici rispetto a quelli del 2017, in quanto la tecnologia ATM è in end of sale da molti anni e dovrebbe essere stata considerata la sua obsolescenza, con conseguente riduzione del costo della banda.
Con il secondo motivo di appello Fastweb ha chiesto la responsabilizzazione di Telecom Italia per l’erronea gestione dei servizi ATM flat e a consumo.
Pertanto, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso nel merito per i motivi relativi alla fissazione dei prezzi delle bande ATM flat e a consumo per gli anni 2019, 2020 e 2021, come pure per i motivi relativi alla scelta di mantenere i prezzi delle bande ATM costanti ed identici rispetto a quelli del 2017.