TIM e Vodafone vittoriosi al Tribunale Ue contro Iliad per la creazione della nuova INWIT
Pubblicato il: 11/20/2024
Lo studio legale internazionale Gianni & Origoni ha assistito in giudizio TIM, mentre Linklaters ha assistito Vodafone.
Lo scorso 13 novembre 2024, ad esito di un contenzioso durato 4 anni, il Tribunale dell’Unione Europea ha respinto il ricorso con cui Iliad - supportata da Fastweb in qualità di interveniente - aveva richiesto l’annullamento della decisione di via libera UE alla concentrazione in INWIT delle infrastrutture passive di telecomunicazione mobile di TIM e Vodafone, intervenute in giudizio a sostegno della Commissione Europea.
Iliad aveva lamentato l’inadeguatezza degli impegni presentati dalle parti ed accettati dalla Commissione a risolvere i problemi concorrenziali derivanti dall’operazione in capo agli operatori mobili nuovi entranti.
Con la recente sentenza, il Tribunale europeo ha invece confermato la piena idoneità dei rimedi, ideati già nella prima fase della procedura di esame antitrust della concentrazione, a garantire il mantenimento dell’accesso dei terzi alle infrastrutture di INWIT nelle aree più urbanizzate del Paese, ossia i comuni sopra i 35 mila abitanti.
La sentenza conferma altresì che rimedi comportamentali di accesso possono rappresentare un’alternativa valida a misure strutturali come la cessione di asset, anche nel settore delle telecomunicazioni.
Lo studio legale internazionale Gianni & Origoni ha assistito in giudizio TIM, con un team composto dai partner Salvatore Spagnuolo e Piero Fattori dell’ufficio di Roma, nonché dal partner Francesco Maria Salerno, coadiuvato dall’associate Marco Grantaliano, dell’ufficio di Bruxelles.
Linklaters ha assistito Vodafone dall’ufficio di Bruxelles con un team composto dai partner Annamaria Mangiaracina e Gerwin Van Gerven, coadiuvati dalla managing associate Matilde Faglia e dall'associate Karolis Pocius.