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Il CdS conferma la sanzione AGCM irrogata nei confronti di Apple Distribution International


Pubblicato il: 12/11/2024

Nel contenzioso, Apple Distribution International Limited è affiancata dagli avvocati Lucio D'Amario, Roberto Leccese, Paolo Bertolini, Andrea Marega, Matteo Farneti, Giorgia Diotallevi, Alessandro Villani e Massimiliano Pappalardo.

Con deliberazione n. 29888 del 9 novembre 2021 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (in prosieguo solo “AGCM” o “Autorità”) ha sanzionato Apple Distribution International Limited (in prosieguo solo “Apple”) in relazione a due illeciti consumeristici, consistenti: (a) in carenze informative in merito alla raccolta dei dati dell’utente a fini commerciali anche per l’utilizzo nell’ambito dell’App Store e degli altri Store Apple: attraverso la creazione dell’ID Apple, indispensabile per l’uso di tutti i dispositivi e i servizi offerti da Apple, e per l’accesso alla piattaforma App Store e agli altri Store Apple, Apple acquisirebbe i dati personali e di utilizzo dei servizi dell’utente per una loro utilizzazione a fini commerciali da parte della Società, senza portarne a conoscenza in maniera adeguata i consumatori stessi; (b) nell’aver pre-impostato il consenso alla raccolta dei dati personali a fini commerciali da parte di Apple: in particolare, la Società avrebbe adottato una modalità di acquisizione del consenso all’uso dei dati degli utenti a fini commerciali in opt-out, ossia senza prevedere per il consumatore la possibilità di scelta preventiva ed espressa in merito alla cessione dei propri dati, la cui possibilità di acquisizione per la Società risulterebbe pre-impostata sin dalla fase di creazione dell’ID Apple, creazione che costituisce una azione obbligata per il consumatore che intenda utilizzare i dispositivi Apple; inoltre, il consumatore che vuole effettuare una scelta diversa deve intraprendere una complessa e non immediata procedura per la disattivazione dell’opzione.

In particolare, ritenuta la possibilità di applicare la disciplina del cumulo materiale, e considerato il fatturato globale realizzato da Apple nel 2020, l’Autorità  ha irrogato per ciascuna delle due condotte la sanzione di €. 5.000.000,00.

L’indicato provvedimento è stato impugnato da Apple avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, che, con la sentenza in epigrafe indicata, ha accolto il ricorso.

Avverso l’indicata decisione ha proposto appello l’Autorità.

 Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello principale e sull’appello incidentale, come in epigrafe proposti, così provvede:- accoglie in parte l’appello principale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, limitatamente alle censure afferenti la condotta indicata al capo A) della deliberazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato n. 29888 del 9 novembre 2021, mentre respinge l’appello medesimo relativamente alla condotta indicata al capo B) dell’indicato provvedimento;- respinge l’appello incidentale di Apple;- per l’effetto, in parziale riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio n. 15317/2022, respinge il ricorso di primo grado limitatamente alla impugnazione della sanzione irrogata, con la detta deliberazione, relativamente alla condotta A);- compensa tra tutte le parti le spese del doppio grado di giudizio.