Google vince il contenzioso in materia di pratiche commerciali scorrette dinanzi al CdS
Pubblicato il: 1/22/2025
Nel contenzioso, Google Ireland Limited è affiancato dagli avvocati Claudio Tesauro, Mario Siragusa, Fausto Caronna e Angelo Raffaele Cassano; Unione Difesa Consumatori è assistita dagli avvocati Donato Patera e Giuseppe Catalano.
Il procedimento avviato dall’Antitrust ha riguardato due distinte pratiche poste in essere da Google, aventi ad oggetto la raccolta e l’utilizzo, a fini commerciali, dei dati dei propri utenti – consumatori, sia nella fase di creazione dell’ID Google, sia nella fase di accesso ad altri servizi offerti dalla Società, i quali, a loro volta, comportano raccolta di dati.
In particolare, l’Autorità ha distinto le due pratiche nel seguente modo: Pratica a) Nella fase di creazione dell’account di Google, indispensabile per l’utilizzo di tutti i servizi offerti dalla Società, e in fase di utilizzo di vari servizi offerti da Google, il Professionista ha adottato un’informativa priva di immediatezza, chiarezza e completezza, in riferimento alla propria attività di acquisizione di dati personali e di ricerca dell’utente per un loro utilizzo a fini commerciali. Pratica b) Il Professionista, laddove il consumatore proceda alla creazione di un account Google, applica una procedura basata su una modalità di acquisizione del consenso all’uso dei dati degli utenti a fini commerciali in opt-out, ossia senza prevedere per il consumatore la facoltà di scelta preventiva ed espressa in merito alla cessione dei propri dati.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nell’adunanza del 16 novembre 2021, ha deliberato: che la pratica commerciale descritta al punto II, sub a), del provvedimento, posta in essere da Google Ireland Ltd. costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta ai sensi degli artt. 21 e 22 del codice del consumo, e ne vieta la diffusione o reiterazione; che la pratica commerciale descritta al punto II, sub b), del provvedimento, posta in essere da Google Ireland Ltd. costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta ai sensi degli artt. 24 e 25 del codice del consumo, e ne vieta la diffusione o reiterazione; di irrogare alla società Google Ireland Ltd. una sanzione amministrativa pecuniaria di 5.000.000 € (cinquemilioni di euro) per la violazione di cui alla lettera a); di irrogare alla società Google Ireland Ltd. una sanzione amministrativa pecuniaria di 5.000.000 € (cinquemilioni di euro) per la violazione di cui alla lettera b); che il Professionista comunichi all’Autorità, entro il termine di novanta giorni dalla notifica del provvedimento, le iniziative assunte in ottemperanza alla diffida di cui al punto a).
La Google Ireland Ltd. (di seguito solo Google) ha impugnato tale provvedimento dinanzi al Tar per il Lazio che, con la sentenza della Prima Sezione n. 15326 del 18 novembre 2022, ha respinto il ricorso. Di talché, Google ha proposto il presente appello.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Sesta, definitivamente pronunciando, accoglie in parte l’appello in epigrafe (R.G. n. 1618 del 2023) e, per l’effetto, in parziale riforma della sentenza impugnata, accoglie in parte il ricorso proposto in primo grado e annulla in parte l’impugnata delibera dell’AGCM adottata nell’adunanza del 16 novembre 2021, con riferimento alle lettere b) e d) del dispositivo; respinge l’appello per il resto.