Rigettato il ricorso del Consorzio Stabile Medil per l'appalto di lavori di miglioramento e adeguamento del sistema di irrigazione
Pubblicato il: 1/22/2025
Nel contenzioso, il Consorzio Stabile Medil S.C.P.A. è affiancato dagli avvocati Andrea Abbamonte e Consuelo Basile; il Ministero dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste è assistito dall'Avvocatura Generale dello Stato; il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Meridionali del Consentino è difeso dall'avvocato Giuseppe Leporace; la Provincia di Cosenza è rappresentata dall'avvocato Achille Morcavallo; Condotte S.r.l. è assistita dall'avvocato Crescenzio Santuori.
Si controverte su lavori di miglioramento e adeguamento del sistema di irrigazione di un consorzio agricolo della Provincia di Cosenza.
La legge di gara prevedeva espressamente che le tubazioni da utilizzare dovessero essere in polietilene (non dunque di altro materiale). Le allegate relazioni tecniche progettuali evidenziavano altresì le ragioni per cui tale materiale è da ritenersi preferibile rispetto ad altre opzioni (flessibilità d’uso e capacità di evitare perdite d’acqua soprattutto sul meccanismo di giunzione degli attacchi).
La prima classificata Consorzio Medil veniva esclusa dal RUP, in fase di verifica di anomalia, in quanto aveva presentato un’offerta che implicava utilizzo di tubazioni in PVC e non in polietilene. Dunque si sarebbe trattato di inammissibile variante progettuale. Nella stessa relazione di esclusione si evidenziava altresì che gli elementi prodotti per giustificare il ribasso proposto in sede di gara non sarebbero stati validi e pertinenti. Anche l’offerta della seconda classificata veniva ritenuta non congrua. Di conseguenza l’appalto veniva aggiudicato alla terza classificata ossia al raggruppamento con mandataria Condotte s.r.l.
Il provvedimento di esclusione veniva impugnato dinanzi al TAR Calabria il quale ha accolto innanzitutto il ricorso incidentale della controinteressata Condotte in quanto tale esclusione doveva essere comminata, ancor prima del RUP in sede di anomalia, dalla commissione di gara in sede di valutazione delle offerte.
La sentenza di primo grado formava oggetto di appello per erroneità nella parte in cui non sarebbe stata rilevata la violazione della legge di gara la quale, nella prospettiva di parte appellante: “non prevede in nessun punto il divieto di utilizzare materiali diversi da quelli previsti nel Capitolato per la realizzazione delle condotte idriche oggetto di appalto” (pag. 10 atto di appello introduttivo): in altre parole, la lex specialis non vieterebbe di utilizzare PVC al posto di polietilene per i tubi delle condotte idriche. La stessa legge di gara prevedrebbe al contrario la possibilità di apportare migliorie ai materiali offerti e, tra questi, anche ai tubi delle condotte in questione. Dunque “l’utilizzo, da parte di MEDIL, di tubo in PVC-A è una miglioria e non una variante” (pag. 14 atto di appello).
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Spese compensate per il doppio grado di giudizio.