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Respinto il ricorso di Italian Broadcasting Company contro il Comune di Albano Laziale


Pubblicato il: 1/27/2025

Nel contenzioso, Italian Broadcasting Company S.r.l. è affiancata dall'avvocato Massimo Oddo; il Comune di Albano Laziale è difeso dall'avvocato Laura Liberati.

Italian Broadcasting Company S.r.l. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 4483/2022.

Con il ricorso di primo grado, l’odierna appellante ha impugnato la determinazione del Comune di Albano Laziale con la quale si è conclusa negativamente la conferenza di servizi avviata, ai sensi dell’art. 87 del d.lgs. n. 259 del 2003, per l’installazione di un impianto radio trasmittente in via dei Cappuccini, fg 16, part. 185/p e 214/p.

Il Comune, in qualità di autorità procedente, ha acquisito i pareri favorevoli dell’ARPA e dell’Autorità di bacino, ma ha ritenuto non superabili quelli negativi del proprio settore di vigilanza edilizia e del Parco dei Castelli Romani (chiamato ad esprimere il nulla osta, in ragione della localizzazione dell’opera). Si è inoltre attribuito rilievo ostativo alle posizioni assunte dall’ENAC (che ha subordinato l’espressione del proprio parere all’esecuzione di una “verifica preliminare” da parte del proponente, in ordine alle possibili interferenze con “aspetti aeronautici”), e dal Consorzio di Bonifica Litorale Nord (che non ha espresso il “parere idraulico”, a causa del mancato rimborso delle spese di istruttoria e alla mancata stipula di una convenzione atta a regolamentare “i rapporti tecnico-amministrativi relativi alla presente pratica”).

Il Tar ha integralmente rigettato il ricorso.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta. Condanna l’appellante a rifondere al comune appellato le spese di lite del presente grado quantificate in euro 4.000 (quattromila), oltre accessori di legge.

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