Il CdS si pronuncia sul ricorso di International Tele Radio S.r.l. contro AGCOM
Pubblicato il: 1/23/2025
Nel contenzioso, ITR S.r.l. è affiancata dall'avvocato Massimo Oddo.
Con ricorso in appello la società odierna appellante, ITR srl, impugna la sentenza n. 14240/2022 del Tar Lazio che ha rigettato l’originario gravame.
Quest’ultimo era stato proposto dalla stessa società avverso la delibera n. 480/14/CONS del 23 settembre 2014, recante “Modifica del piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione televisiva in tecnica digitale DVB-T in attuazione dell’art. 6, comma 8, della legge 21 febbraio 2014, n. 9” con la quale l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – in attuazione dell’art. 6, comma 8, del decreto legge n. 145/2013 (convertito, con modificazioni, in legge n. 9/2014) - ha escluso dalla pianificazione delle frequenze per il servizio digitale terrestre le frequenze riconosciute a livello internazionale e utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate e assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia e oggetto di accertate situazioni interferenziali.
Con il ricorso in appello parte appellante chiede la riforma della sentenza gravata sulla base dei seguenti motivi di appello: - “Insufficiente motivazione. Errata interpretazione delle delibere Agcom 26/2014 e 480/2014. Carenza assoluta di istruttoria. Violazione e falsa applicazione dell’art. 116 C.P.C.”; - “Riproposizione delle questioni non esaminate: violazione dell’art. 2, comma 6, della legge 249/1997 e dell’art. 2-bis della legge 66/2001.”.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni si è costituita in giudizio mentre la controinteressata Teleuniverso S.r.l. non si è costituita.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo dichiara irricevibile.