La Procura di Gorizia dispone l'archiviazione per alcuni dirigenti di Autovie Venete
Pubblicato il: 2/11/2025
Nell'ambito del procedimento l'avvocato Luca Ponti dello studio Ponti DePauli Partners di Udine ha difeso alcuni dirigenti di Autovie Venete (Flavio Drigani, Renzo Pavan e Michele Zadro) e un imprenditore (Fabrizio Larice).
L’inchiesta della Procura di Gorizia, partita da episodi riferiti ad un singolo cantiere stradale di Gorizia, tra il 2017 e il 2018 si è poi irradiata in tutto il Nordest e oltre, con ben 195 tra imprenditori e dirigenti di Autovie Venete indagati per turbative d’asta finalizzate a ottenere appalti per strade, ponti, cavalcavia, gallerie o piste aeroportuali.
Opere talvolta realizzate, in ipotesi d’accusa, utilizzando materiali differenti da quelli dichiarati, cioè non certificati, tali da far scattare presunti inquinamenti ambientali.
Nell’inchiesta erano stati coinvolti molti operatori del settore di Friuli e Veneto che lavorano regolarmente nei grandi cantieri stradali, nonché i referenti di Autovie Venete, sospettati di essere coinvolti nelle gare truccate per A4, A23 e A27.
A distanza di oltre sei anni dall’inizio delle indagini, ora il GIP di Gorizia Fabrizia De Vincenzi ha disposto, su richiesta del PM Giulia Capella, l’archiviazione totale del procedimento con conseguente venuta meno delle ipotesi di reato (appropriazione indebita e turbativa d’asta), escludendo altresì il reato di inquinamento ambientale non essendo state acquisite, nel corso delle pur ampie indagini svolte, sufficienti prove a carico.