Respinto il ricorso di BB Farma per l'autorizzazione all'importazione parallela di medicinali
Pubblicato il: 2/28/2025
Nel contenzioso, la società BB Farma è affiancata dagli avvocati Riccardo Valle e Rosario Apuzzo; GMM Farma S.r.l. è assistita dall'avvocato Alfonso Vuolo.
La società BB Farma ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 10171/2022.
La società BB Farma - in forza di apposita autorizzazione all’importazione parallela (cd. AIP) rilasciatale dall’AIFA - acquisisce dall’estero e commercializza in Italia prodotti branded già commercializzati dall’originator titolare di AIC.
L’autorizzazione AIP - che abilita gli importatori paralleli (tra i quali rientra la BB Farma) a distribuire in uno Stato dell’Unione europea specialità medicinali già autorizzate per l’immissione in commercio e distribuite in un altro Stato dell’Unione - consegue ad un percorso amministrativo semplificato rispetto a quello previsto per il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) nazionale ed è subordinata alla condizione, verificata dall’AIFA, che il prodotto oggetto di importazione sia “grossomodo analogo” all’altro omologo già coperto da AIC.
La disciplina nazionale, anche per l’importazione da Paesi terzi, è contenuta nel Titolo IV, Capo I, della legge 24 aprile 2006, n. 219 (“Attuazione della direttiva 2001/83/CE – e successive direttive di modifica – relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE”).
La società ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 10171/2022.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Spese di lite compensate.