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Il CdS si pronuncia sui ricorsi di De Vivo Energie S.r.l. contro l'ASP Napoli e Stabia Oil Company S.r.l.


Pubblicato il: 7/16/2024

Nel contenzioso, De Vivo Energie S.r.l. è affiancata dall'avvocato Francesco Nobile; Stabia Oil Company S.r.l. è assistita dagli avvocati Lucio Perone e Crescenzo Giuseppe Rinaldi.

Il Consiglio di Stato si pronuncia sulla vertenza relativa a due ricorsi presentati dalla società De Vivo Energie S.r.l. contro l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale e la Stabia Oil Company S.r.l.

La vicenda ruota attorno all'annullamento di una procedura amministrativa per l'affidamento in concessione di un lotto portuale nel Porto di Castellammare di Stabia, destinato al mantenimento di un distributore di carburanti.

De Vivo Energie S.r.l. aveva partecipato a una procedura ristretta indetta dall'Autorità di Sistema Portuale per l'assegnazione del lotto, ma la procedura era stata annullata dall'Autorità stessa. La società ha quindi impugnato l'annullamento, chiedendo l'annullamento degli atti amministrativi connessi e il risarcimento dei danni subiti. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Campania aveva respinto il ricorso di De Vivo Energie, che ha quindi presentato appello al Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato ha esaminato i due ricorsi, uno relativo all'annullamento della procedura ristretta e l'altro riguardante una nuova procedura indetta dall'Autorità di Sistema Portuale. Nel primo ricorso, De Vivo Energie contestava la legittimità dell'annullamento della procedura ristretta, sostenendo che l'atto di annullamento fosse viziato da eccesso di potere e da una motivazione apparente. Nel secondo ricorso, la società impugnava la nuova procedura, sostenendo che alcune clausole dell'avviso pubblico fossero lesive dei suoi interessi.

Il Consiglio di Stato ha deciso di riunire i due giudizi per connessione soggettiva e oggettiva. Nel merito, ha dichiarato improcedibile il primo ricorso, in quanto gli atti impugnati erano stati superati dagli esiti della nuova procedura. Ha inoltre respinto il secondo ricorso, ritenendo infondate le censure mosse da De Vivo Energie. In particolare, il Consiglio di Stato ha stabilito che la clausola relativa all'indennizzo per il concessionario uscente non fosse immediatamente lesiva e che eventuali vizi dell'atto avrebbero potuto essere contestati solo a seguito dell'adozione degli atti conclusivi della procedura.

Le implicazioni legali e giuridiche di questa sentenza sono rilevanti. La decisione del Consiglio di Stato conferma la legittimità dell'operato dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, stabilendo che l'annullamento della procedura ristretta e l'indizione di una nuova procedura siano conformi alla legge. Inoltre, la sentenza chiarisce che le clausole degli avvisi pubblici non possono essere impugnate in via immediata se non sono immediatamente lesive, ma solo a seguito dell'adozione degli atti conclusivi. Questo principio di diritto avrà un impatto sui futuri contenziosi relativi alle procedure di gara e alle concessioni demaniali, stabilendo un precedente giuridico chiaro e vincolante per i giudizi simili.

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