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Il CdS si pronuncia circa la ripartizione del budget per l'assistenza specialistica ambulatoriale in Calabria


Pubblicato il: 3/12/2025

Nel contenzioso, l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza è affiancata dall'avvocato Silvia Cumino; BSM Diagnostica Rete di Imprese è assistita dagli avvocati Marcello Feola e Valerio Greco.

Il Consiglio di Stato si è pronunciato nella vertenza relativa a un ricorso presentato dall'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza contro il Commissario ad acta per l'Attuazione del Piano di Rientro Sanitario della Regione Calabria. La questione centrale riguarda la ripartizione del budget destinato all'assistenza specialistica ambulatoriale per l'anno 2019.

La società B.s.m. Diagnostica, una rete di strutture laboratoriali private accreditate presso il servizio sanitario regionale, aveva contestato il criterio adottato dall'ASP di Cosenza per la ripartizione delle risorse stanziate. In particolare, la società aveva impugnato il criterio della "ripartizione proporzionale della somma aggiuntiva assegnata alle varie macro aree rispetto al 2018", sostenendo che tale criterio fosse diverso da quello indicato nel Decreto del Commissario ad acta (D.C.A.) n. 36/2019, che imponeva di garantire un determinato numero di prestazioni di laboratorio per abitante.

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Calabria aveva accolto il ricorso di B.s.m. Diagnostica, annullando il piano dell'ASP di Cosenza per il riparto del budget. Tuttavia, l'ASP di Cosenza non aveva adempiuto alla decisione del TAR, portando le strutture sanitarie a intentare un giudizio di ottemperanza. Il Commissario ad acta, nominato per dare esecuzione alla sentenza, aveva ripartito il budget disponibile tra i vari operatori sanitari, assegnando una quota a ciascuno come integrazione delle risorse finanziarie disponibili.

L'ASP di Cosenza ha quindi presentato reclamo al Consiglio di Stato, sostenendo che il Commissario ad acta avesse esorbitato dai suoi poteri, ripartendo il budget in modo concreto anziché limitarsi a delineare il criterio astratto di ripartizione. Il Consiglio di Stato ha respinto il reclamo dell'ASP di Cosenza, ritenendo che l'operato del Commissario ad acta fosse conforme al giudicato e che la ripartizione del budget fosse stata effettuata correttamente.

Le implicazioni legali e giuridiche di questa sentenza sono significative. La decisione del Consiglio di Stato conferma la legittimità dell'operato del Commissario ad acta e stabilisce che la ripartizione del budget per l'assistenza specialistica ambulatoriale deve essere effettuata in conformità con i criteri stabiliti dai decreti commissariali. Inoltre, la sentenza chiarisce che il Commissario ad acta ha il potere di quantificare gli importi da assegnare a ciascuna struttura sanitaria, non limitandosi a delineare criteri astratti.