Il CdS si pronuncia sul ricorso del Comune di Collegno contro la società Cannon
Pubblicato il: 3/12/2025
Nel contenzioso, il Comune di Collegno è affiancato dagli avvocati Mario Sanino, Alessandro Sciolla e Sergio Viale; la società Cannon S.p.A. è assistita dagli avvocati Vilma Aliberti e Riccardo Ludogoroff.
Il presente giudizio verte sulla legittimità del rigetto di un'istanza di variante urbanistica presentata dalla società Cannon s.p.a. al Comune di Collegno, nell'ambito di un programma di rigenerazione urbana, sociale e architettonica, denominato \"Collegno Rigenera\".
In detto programma di rigenerazione, che trova copertura normativa all'art. 14 l.r. Piemonte 20/2009, è stato incluso, con delibera del consiglio comunale (DCC) n. 46 dell'11 maggio 2017, l'ambito D1, denominato \"Complesso ex Sandretto\", con una superficie di circa 45.000 mq comprensiva di alcuni edifici della società proponente Cannon s.p.a., per il quale è stata prevista la realizzazione di una nuova centralità urbana, mediante la conversione dei fabbricati industriali esistenti in edifici a destinazione prevalentemente residenziale, nonché la costruzione di una\xa0residenza sanitaria assistenziale (RSA), di nuove aree destinate a servizi pubblici, di percorsi ciclopedonali e di dotazioni infrastrutturali.
Dacché il programma di rigenerazione del Complesso ex Sandretto avrebbe comportato delle variazioni al piano regolatore generale comunale (PRGC), il 2 luglio 2018 la società ha formulato una proposta preliminare di variante urbanistica, sulla quale il Comune di Collegno si è espresso con delibera di giunta comunale (DGC) n. 252 del 25 luglio 2018, che ha dichiarato lo schema progettuale consegnato da Cannon s.p.a. «condivisibile nell'impianto urbano e in linea generale coerente con gli obiettivi fissati dal Consiglio Comunale nella delibera di approvazione del Programma "Collegno Rigenera", ma nondimeno suscettibile di miglioramenti progettuali in riferimento ad alcuni aspetti di particolare interesse per la Città», fornendo alcune indicazioni per l'adeguamento e l'approfondimento della soluzione progettuale, nonché richiedendo la produzione di un elenco di elaborati necessari ai fini dell'avvio del procedimento di variante.
Il 9 gennaio 2020, Cannon s.p.a. ha presentato istanza formale di variante al PRGC, assoggettata al procedimento semplificato disciplinato dall'art. 17-bis l.r. 56/1977, fruibile per le varianti attuative dei programmi di rigenerazione disciplinati dall'art. 14 l.r. 20/2009.
Conformemente all'art. 17-bis l.r. 56/1977, l'amministrazione comunale ha indetto una conferenza di servizi, che si è articolata in due sedute.
La società Cannon s.p.a. ha impugnato la DD n. 1490/2020 dinanzi al T.A.R. Piemonte per due motivi.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sull'appello principale e sull'appello incidentale, come in epigrafe proposti, accoglie l'appello principale nei limiti di cui in motivazione, respinge l'appello incidentale e, in riforma della sentenza appellata, respinge il ricorso introduttivo e dichiara inammissibile l'atto di motivi aggiunti.