La regolamentazione del diritto di sciopero per Gruppo Servizi Associati
Pubblicato il: 11/19/2024
Lo Studio Legale Mosetti Compagnone ha affiancato Gruppo Servizi Associati S.p.A., con gli avvocati Daniele Compagnone e Nicola Galluzzi coinvolti nell'assistenza.
Lo Studio per conto della Gruppo Servizi Associati S.p.A., impresa leader nella sorveglianza antincendio, con oltre 5000 dipendenti, per tutto il 2024 ha interloquito con organizzazioni sindacali (Filt e Filcams CGIL, Confsal e altre) e Istituzioni (Commissione di Garanzia Scioperi, Ministero del Lavoro) al fine di dotare il Settore della Sorveglianza Antincendio di una propria specifica Regolamentazione del diritto di sciopero.
A seguito di una serie di scambi e istanze formulate dallo Studio, la Commissione ha infatti confermato la piena e autonoma riconducibilità del Settore della Sorveglianza Antincendio tra i Servizi Pubblici Essenziali e, dunque, la necessità di garantire la continuità del servizio – seppur ove possibile con presidi ridotti – anche nelle ipotesi di astensione collettiva.
La Commissione ha dunque richiesto all’Azienda leader e ai principali sindacati di settore, di pervenire ad un accordo che abbia l’ambizione di rappresentare l’intera galassia della Sorveglianza Antincendio. Ad oggi quindi lo Studio ha partecipato a negoziazioni serrate con Filt e Filcams CGIL, Confsal e Confsal Vigili del Fuoco, riportandone gli sviluppi in sede ministeriale e presso la Commissione di Garanzia.
Le Parti, ad oggi, pur partendo da posizioni molto diverse, stanno raggiungendo un accordo. Due i punti principali: a) il superamento della nozione di sciopero virtuale, ad oggi previsto dal Contratto Collettivo di settore; b) la necessità di assicurare, sempre e comunque, anche durante gli scioperi, un contingente “significativo” di personale a Presidio di ciascuna Struttura.
Per la primavera del 2025 l’obiettivo finale è quello di trovare un accordo sulla percentuale di personale che dovrà restare a Presidio in tali occasioni, ma molti passi in avanti sono stati fatti da tutti i soggetti al tavolo: sia da parte dell’Azienda, che ora ha la consapevolezza di dover trattare per l’intero Sistema, sia da parte dei Sindacati, fino ad oggi divisi tra loro, tra chi rappresentava l’insuperabilità del modello dello sciopero virtuale e chi, di fatto, in fase di sciopero non intendeva assicurare alcuna copertura al servizio.