Sentenza del Consiglio di Stato sulla Regolamentazione degli Scavi Stradali a Roma
Pubblicato il: 3/13/2025
Il Consiglio di Stato ha esaminato il ricorso presentato da Roma Capitale, rappresentata dall'avvocato Enrico Maggiore, contro Telecom Italia Spa, difesa dagli avvocati Filippo Lattanzi e Jacopo D'Auria. Nel giudizio sono intervenute ad opponendum Wind Tre S.p.A., rappresentata dall'avvocato Giuseppe Sartorio, e Open Fiber S.p.A., rappresentata dall'avvocato Nico Moravia. La sentenza riguarda la legittimità del "Regolamento Scavi" di Roma Capitale, che disciplina l'esecuzione e il ripristino degli scavi stradali per la posa di infrastrutture.
Il documento allegato riguarda una sentenza del Consiglio di Stato italiano relativa a un ricorso presentato da Roma Capitale contro Telecom Italia Spa. La questione centrale riguarda la legittimità del "Regolamento Scavi" adottato da Roma Capitale, che disciplina l'esecuzione e il ripristino degli scavi stradali per la posa di infrastrutture. Telecom Italia aveva impugnato il regolamento, sostenendo che alcune delle sue previsioni fossero illegittime e lesive dei propri interessi.
Il Consiglio di Stato ha esaminato il ricorso di Roma Capitale, che contestava la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio, la quale aveva parzialmente annullato il regolamento. In particolare, il TAR aveva ritenuto illegittime le previsioni che imponevano agli operatori di telecomunicazioni di sottoscrivere una convenzione con il Comune, di programmare gli interventi triennali e di rispettare determinate prescrizioni tecniche per gli scavi.
Il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente l'appello di Roma Capitale, ritenendo legittima la previsione che impone agli operatori di sottoscrivere una convenzione, in quanto necessaria per garantire un uso corretto e adeguato del suolo pubblico. Tuttavia, ha confermato l'illegittimità delle previsioni che imponevano una programmazione triennale degli interventi e che subordinavano il rilascio dell'autorizzazione alla sottoscrizione della convenzione.
Le implicazioni legali e giuridiche di questa sentenza sono significative. La decisione del Consiglio di Stato conferma che i Comuni possono richiedere agli operatori di telecomunicazioni di sottoscrivere convenzioni per regolamentare l'uso del suolo pubblico, ma non possono imporre una programmazione triennale degli interventi. Questo principio di diritto avrà un impatto sui futuri contenziosi relativi alla regolamentazione degli scavi stradali e stabilisce un precedente giuridico chiaro e vincolante per i giudizi simili. Inoltre, la sentenza sottolinea l'importanza di bilanciare le esigenze degli operatori economici con quelle dell'amministrazione pubblica, garantendo al contempo la sicurezza e l'efficienza delle infrastrutture stradali.