Iliad Italia vince il contenzioso contro il Comune di Controguerra
Pubblicato il: 3/13/2025
Nel contenzioso, Iliad Italia S.p.A. è affiancata dagli avvocati Filippo Pacciani e Valerio Mosca; la Provincia di Teramo è assistita dall'avvocato Gaetano D'Ignazio.
Iliad Italia s.p.a. chiedeva al Comune di Controguerra l’autorizzazione all’installazione di una stazione radio base per rete di telefonia mobile con un palo poligonale di 24 metri di altezza.
La Provincia di Teramo e il Comune di Controguerra emettevano, per quanto di competenza, rispettivamente parere negativo per incompatibilità del progetto con il PTCP e parere igienico- sanitario negativo.
Il Comune, all’esito della conferenza di servizi, emetteva un primo provvedimento unico finale di diniego (prot. n. 8073 del 12 dicembre 2022).
Con ulteriore successiva istanza, in data 13 marzo 2023, Iliad Italia s.p.a. chiedeva nuovamente al Comune di Controguerra l’autorizzazione all’installazione di una stazione radio base, con previsione di un palo di altezza di 27 metri.
Le Amministrazioni interessate opponevano, ancora una volta, i pareri di competenza in senso negativo e, in data 13 giugno 2023, dopo una nuova conferenza di servizi, il Comune adottava un secondo provvedimento di rigetto dell’istanza confermando, quanto al corredo motivazionale, le ragioni del pregresso diniego.
All’esito del ricorso in prime cure con il quale la parte privata faceva valere plurimi vizi di violazione di legge ed eccesso di potere, volti, tra l’altro, ad invocare l’accertamento dell’asserita formazione, sull’istanza, di un provvedimento tacito di accoglimento, il T.a.r. per l’Abruzzo rigettava il ricorso.
Avverso la predetta sentenza ha interposto appello Iliad Italia s.p.a la quale ne ha chiesto la riforma.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo rigetta e, per l’effetto, conferma l’impugnata sentenza. Condanna Iliad Italia s.p.a. alla rifusione, in favore del Comune di Controguerra e della Provincia di Teramo, delle spese del presente grado di giudizio che liquida in € 2.000,00 ciascuna, per complessivi € 4.000,00 (euro quattromila/00), oltre accessori come per legge.